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Mondovì, cumulo di terra in Parco Europa: «Il progetto iniziale non ha previsto la rimozione degli scarti»

Conferenza stampa del Comune: i 5.000 metri cubi del cantiere potranno essere rimossi da chi ne ha titolo

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Mondovì, cumulo di terra in Parco Europa: «Il progetto iniziale non ha previsto la rimozione degli scarti»

La "montagna" di terra nel cantiere dello scaricatore in Parco Europa

29/07/2024 - 17:23

«Il progetto iniziale non prevedeva di portar via la terra: risale a parecchi anni fa. La soluzione che abbiamo pensato è di avviare manifestazioni di interesse per chiunque ne abbia titolo: rimuoverà il materiale in eccesso nel cantiere e per il Comune avrà costi pari a zero». Il Comune di Mondovì, con il sindaco Luca Robaldo e con il vice ed assessore ai Lavori Pubblici Gabriele Campora hanno voluto fare chiarezza, con una conferenza stampa, sulla questione del cumulo di terreno presente nel cantiere di Parco Europa e via Arciprete. Il progetto (si spera) in via di completamento fornirà alla città l’importante scaricatore delle acque per il quartiere dell’Altipiano. Il primo progetto preliminare risale al 2012, l'esecutivo è arrivato nel 2021. Il problema è rappresentato dai 5.000 metri cubi che il Comune deve smaltire e che non erano stati previsti nel progetto iniziale dei lavori. In un primo progetto si prevedevano circa 3.500 metri cubi di terra da destinare alla discarica di Magliano Alpi, non come rifiuto ma materiale per ricoprire la vasca, ma solo a livello di ipotesi. Che fare? «Gli uffici - hanno detto gli amministratori – hanno pensato di cercare chi sia interessato al cumulo di terra che non è rifiuto, ma è terreno comune, un sottoprodotto, quindi riutilizzabile per ditte che vogliano farne richiesta. Oggi smaltire questo tipo di prodotto con quel quantitativo costa circa 140 mila euro, il doppio di quanto prevedibile nel 2011». La cifra, invece, prevista per il cantiere ed i lavori sono rimasti sempre nel range annunciato: da 1,6 milioni si è arrivati a circa 2,1 milioni, tenendo conto del forte aumento dei materiali. Insomma, il Comune ritiene da sempre necessario l’intervento. Le amministrazioni Adriano e Robaldo lo hanno realizzato (è rimasta storica l’affermazione in consiglio comunale dell’ex consigliere Mario Bovetti “Se non lo realizziamo, mi dimetto”), ora il problema evidente al pubblico è il grande cumulo di risultanza che forma la montagnola in Parco Europa. Lo si affronta mettendo, in pratica, i lavori come se fosse un’asta per il trasporto del materiale con costi zero per il Comune. In pratica il Comune non venderà la terra accumulata, ma non spenderà nemmeno nulla per farla raccogliere e trasportare da chi è interessato.

L’assessore Campora ha anche fatto una precisazione riguardo a “voci” su difficoltà strutturali: «Qualcuno, soprattutto sui social, ha chiesto se le opere siano state fatte a regola d’arte. Presumo ci si riferisca ad una microfessurazione riscontrata in uno dei tubi interrati. I tecnici hanno controllato la tenuta e, per fortuna, non ci sono interventi particolari da fare, ma per maggiore sicurezza, il tubo è stato rafforzato da centine in acciaio poste all’interno del manufatto. In ogni caso non ci sarà alcun ritardo legato a questa verifica».

Tempi previsti per lo spostamento della massa di terreno superflua: entro fine novembre. Questo significa che la fruizione del parco da parte del pubblico potrebbe coincidere con la prossima primavera, nel 2025.

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