"Bobo" e il parapetto del ponte vicino a piazza Tornatore
30/07/2024 - 07:31
L’autorità giudiziaria ha disposto l’autopsia. Perché bisogna accertare con esattezza la ragione della morte di un giovane di 23 anni con un fisico possente e con la voglia di vivere testimoniata dall’ultima notte trascorsa con gli amici, dopo una lunga giornata di lavoro, prima di morire sotto un ponte, nel greto di un torrente senza acqua. Mattia Bottero era nato a Ceva, abitava a Priero, ma a Garessio aveva le origini di una famiglia di allevatori e pastori, professione che lui stesso aveva scelto con grande passione, sulla base degli insegnamenti di papà Aldo, arrivato domenica vicino a piazza Tornatore per capire se era davvero suo figlio il giovane che i sanitari del 118 stavano tentando di rianimare. Purtroppo senza successo. A ricostruire le ultime ore di vita di “Bobo" saranno soprattutto le testimonianze degli amici, quelli con cui aveva trascorso la serata prima in giro per il paese e poi nell’unica discoteca di Garessio, fine al distacco: un gruppo è andato a dormire nella sua casa garessina, lui “è ancora andato a fare un giro”, così avrebbero detto i suoi conoscenti al momento della separazione. Mattia sarebbe andato per conto suo, con l’accordo di rivedersi di lì a poco. Poi la sorpresa: Mattia non rientra, ma ci si rende conto dell’assenza solo nella tarda mattinata di domenica ed iniziano le ricerche, fino alla scoperta di quel corpo sotto al ponte vicino a piazza Tornatore. Il muretto sul ponte è alto circa 50 centimetri, la ringhiera è solo laterale, il fogliame copre la sommità del muretto. La prima ipotesi è quella della disgrazia, ora la magistratura farà le valutazioni, dopo i rapporti dei carabinieri della Compagnia di Mondovì. Nella zona ci sono le telecamere.
Mattia Bottero, oltre al padre Aldo, lascia la mamma Fulvia e la sorella Samantha. In paese il cordoglio è forte: il direttivo del Palio delle Borgate di Garessio, in segno di rispetto, ha rinviato la serata di giochi previsti per questo lunedì (29 luglio). Il sindaco di Garessio Luciano Sciandra: “La nostra comunità è affranta, siamo vicini alla famiglia e a disposizione per qualsiasi cosa”.
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