Cebano e Monregalese: addio al medico Pietro Revetria

E’ mancato oggi, sabato 31 agosto, il dottor Pietro Revetria. Medico chirurgo molto conosciuto e apprezzato era stato primario sia dell’ospedale San Bernardino di Ceva e aveva diretto le Chirurgie di Savigliano e Saluzzo dal 2013. Oltre al ruolo di primo piano rivestito nella sanità si era impegnato in ambito politico diventando prima consigliere nel comune di Ceva nel 2009 e poi nel 2012 consigliere provinciale per l’Udc subentrando a Giovanni Negro. Nel 2023 il comune di Nucetto gli aveva conferito, in occasione della Festa del Cece, un riconoscimento “per la disponibilità e l’attenzione sempre dimostrata nei confronti della comunità”. Era direttore sanitario dell'Opera Pia di Garessio.
Lascia la moglie Lucia, i figli Clara, Gloria, Davide e Tullio.
La parrocchia di S.Antonio Abate in Bagnasco ospiterà il rosario, lunedì 2 settembre alle ore 20,30, e i funerali, martedì 3 settembre alle ore 15.
Alla famiglia giungano le condoglianze da parte di tutta la redazione di "Provincia granda".

Il ricordo di Luca Robaldo, del sindaco d Mondovì e presidente della Provincia: «Perdo un amico ed una fonte di ispirazione. Il nostro territorio perde una vera e propria 'Istituzione': una persona che non conosceva fatica o impossibilità e che ai propri interessi personali anteponeva sempre quelli della comunità. Medico incredibile, ha fatto il bene di migliaia di pazienti. Amministratore mai succube di dinamiche politiche ha saputo difendere il territorio cebano e della valle Tanaro in modo determinato e indomito. Sono davvero triste».

Il sindaco di Ceva Fabio Mottinelli invia una nota sulla scomparsa del dottor Revetria:
"Pietro è stato prima di tutto un amico, un amico personale ed una figura di riferimento per tutto il Cebano e per la sanità cuneese con il quale ho condiviso esperienze lavorative e politiche, anche a livello amministrativo nel Comune di Ceva. Una perdita importante per la nostra comunità. Pietro è stato esempio umano per molti, un medico d'altri tempi che ha dato anima e corpo con abnegazione per i pazienti, per gli amici e per l'ospedale di Ceva. Il modo migliore per ricordarlo sarà portare avanti le sue battaglie di una vita".