02/10/2024 - 15:00
«Una scelta per proteggere il tartufo bianco dai cambiamenti climatici». Così l’assessore regionale alla Biodiversità e alla Tartuficoltura Marco Gallo spiega perché per la prima volta per quasi quattromila «trifolau» l’inizio della raccolta è slittata al primo ottobre rispetto alla tradizionale data dell’inizio dell’autunno. Il settore vale 250 milioni fatturati tra ottobre e novembre per il solo mercato del tartufo. «Quest’anno in Piemonte le precipitazioni sono state più frequenti, ma nelle ultime stagioni l’effetto della prolungata siccità si era fatto sentire con una scarsità di prodotto. Non solo. C’è il rischio che raccogliendo un prodotto non ancora maturo si comprometta la raccolta degli anni successivi. Ecco perché d’accordo con le associazioni dei trifolau, dopo aver raccolto anche il parere scientifico del Cnr, si è deciso di posticipare da quest’anno la stagione del tartufo bianco d’Alba di una decina di giorni, al primo ottobre».
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