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04/11/2024 - 11:17
Il 4 novembre l'Italia ricorda l'Armistizio di Villa Giusti, entrato in vigore il 4 novembre 1918, che consentì agli italiani di rientrare nei territori di Trento e Trieste, e portare a compimento il processo di unificazione nazionale iniziato in epoca risorgimentale. Il 4 novembre terminava la Prima Guerra Mondiale. Mondovì, come tutti i Comuni italiani, celebra ogni anno l'Unità Nazionale e l'operato di tutte le Forze Armate. Il sindaco Luca Robaldo (con l'assessore comunale Francesca Bertazzoli) coinvolgono le scuole e alle cerimonie cittadine, che si sono svolte in mattinata, erano presenti gli alunni dell'Istituto Comprensivo 2, i ragazzi del "Cigna e del "Baruffi".
«La ricorrenza che oggi celebriamo continua a ricordarci - ha detto Robaldo - il sogno risorgimentale dell’Unità nazionale. Un traguardo lungimirante pagato, però, con il sacrificio di milioni di persone a cui dobbiamo rendere onore e il cui ricordo è reso vivido dalle molte lapidi che ancora si scorgono nelle nostre vie e nelle nostre piazze. Proprio questa giornata, allora, diventa importante stringerci attorno alle nostre Forze Armate, che ben conoscono il valore della pace, e appellarci alla nostra Costituzione che ripudia la guerra e ci fornisce gli strumenti necessari a garantire libertà, diritti e fratellanza» così il sindaco, Luca Robaldo, in occasione della Festa dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate del prossimo 4 novembre.
Per onorare i sacrifici dei soldati caduti a difesa della Patria il 4 novembre 1921 si svolse la tumulazione del "Milite Ignoto", nel Sacello dell'Altare della Patria a Roma. In questa giornata si intende ricordare, in special modo, tutti coloro che, anche giovanissimi, hanno sacrificato il bene supremo della vita per un ideale di Patria e di attaccamento al dovere: valori immutati nel tempo, per i militari di allora e quelli di oggi.
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