07/12/2024 - 23:22
Avvistato un esemplare di lupo a Vicoforte. È accaduto sabato in una zona vicino al centro abitato, in via Santo Stefano, vicino alla località Moline. L’animale si è fermato in un campo vicino alla strada osservando l’auto che si è fermata a pochi metri, così il conducente è riuscito a scattare la fotografia che pubblichiamo.
Per meglio contestualizzare l'argomento, pubblichiamo un estratto delle considerazioni svolte nello studio interessante, documentato e scientifico del progetto europeo "Life Wolfalps" (www.lifewolfalps.eu) che ha interessato anche le nostre zone. Nell’ambito dell’Azione C3, il team del progetto LIFE WolfAlps EU ha lavorato in stretta collaborazione con i cacciatori per colmare queste lacune di conoscenza attraverso uno studio coordinato sull’arco alpino. L’obiettivo era quantificare le risposte spaziali delle prede, in particolare del capriolo, al rischio percepito di predazione da parte di lupi e umani, nello spazio e nel tempo, tenendo conto anche della presenza di prede alternative (domestiche e selvatiche) e di predatori alternativi, in quattro diversi siti alpini.
In un opuscolo conclusivo, ci sono i principali risultati ottenuti durante il progetto LIFE WolfAlps EU grazie alla collaborazione internazionale dei team di ricerca e al supporto del mondo venatorio. Anche i disegni del libretto sono di un bravissimo artista Gaudenzio Canavese di Chiusa di Pesio
Ecco di seguito una parte del testo. «Il ritorno del lupo in parte del suo areale storico avviene oggi in un paesaggio profondamente trasformato dalle attività umane durante i decenni e i secoli di assenza dell’animale, portando a conflitti con attività antropiche come l’allevamento e la caccia.
Il ritorno del lupo influisce su varie attività e interessi umani, e viceversa, scatenando conflitti sociali e opinioni divergenti sulla gestione della specie. Il dialogo e collaborazione tra le parti interessate sono essenziali per trovare soluzioni che consentano la coesistenza tra lupi e esseri umani.
Uno degli ostacoli alla coesistenza sulle Alpi è l’impatto reale o percepito dei lupi sugli ungulati.
Studi precedenti evidenziano la difficoltà di decifrare le complesse interazioni tra prede, predatori e ambiente, a causa delle intricate relazioni tra questi elementi. Aggiungere la presenza umana all’equazione rende il quadro ancora
più complesso: i paesaggi e le interazioni tra la fauna selvatica sono fortemente influenzati dalle attività umane in modi ancora non del tutto chiari.
Gli esseri umani cacciano gli animali da migliaia di anni e, oggi, in un mondo dominato dagli esseri umani, siamo percepiti non solo come predatori, ma anche come fonte di disturbo, quando la nostra presenza o le nostre attività influiscono sugli animali anche se non mirano direttamente a ucciderli. In Europa, in particolare, le dinamiche predatorepreda si inseriscono in ecosistemi modificati dalle attività umane, ma si sa poco sugli effetti del rischio di predazione in questi contesti».
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