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Il ministro Calderoli a Frabosa Soprana per la prima Giornata Internazionale della Montagna. L'INTERVISTA

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13/12/2024 - 18:35

di g. sca.

Ministro Calderoli, quali sono i punti fermi della nuova legge sulla montagna?

La nostra nuova legge punta a contrastare lo spopolamento delle zone montane, riducendo i divari con altre zone del Paese (come le città) e garantendo servizi adeguati, come istruzione e sanità senza dimenticare quelli postali, bancari e in generale di pubblica utilità. Prevediamo incentivi dedicati allo sviluppo economico delle aree montane e misure che consentano di avere più medici e professori in montagna, così da garantire alle famiglie di poter vivere qui serenamente e senza sentire la necessità di trasferirsi. Poniamo grande attenzione anche alla tutela ambientale e in particolare ai giovani, che prevediamo di sostenere concretamente nei loro progetti di vita. Naturalmente vogliamo valorizzare la vera montagna, con criteri altimetrici che chiariscano per bene chi ha davvero queste esigenze ed evitare sprechi di risorse pubbliche. Il disegno di legge è stato già approvato in Senato e, con l’anno nuovo, potrà proseguire il suo cammino alla Camera. Sono soddisfatto del lavoro fatto fino ad ora perché oltre il 30 % delle modifiche arriva dalle opposizioni, un numero elevato a dimostrazione del buon lavoro bipartisan che si sta facendo.

Che valore ha la Giornata della Montagna nelle Frabose?

Il significato principale è che vogliamo celebrare la montagna proprio lì dove abbiamo le eccellenze dei territori e i nostri migliori esempi, le Frabose sono certamente uno di questi a livello nazionale. Le celebrazioni della Giornata internazionale della Montagna alle Frabose saranno l’occasione per promuovere le potenzialità delle Frabose per quanto riguarda il turismo, lo sport e l’ambiente di montagna a livello nazionale. Avremo modo anche di riflettere sulle zone montane in ottica nazionale, attraverso discussioni e tavoli di approfondimento con massimi esperti del settore e delle categorie. Poi non nascondo che c’è anche un valore personale e affettivo, visto che il cuneese mi ha accolto e a Narzole ho trovato la mia casa, insieme a Bergamo. È una terra straordinaria che ho imparato ad apprezzare anche in prima persona, confido che le celebrazioni di quest’anno potranno essere un’ottima vetrina.

Che cosa propone e chiede ai sindaci e ai territori che stanno costruendo “Strategie d’area”?

Propongo ai territori di essere al nostro fianco e insieme chiedo di supportare le grandi novità a cui stiamo lavorando. Attraverso la nuova legge sulla montagna prevediamo infatti di introdurre la SMI, ovvero “Strategia per la Montagna Italiana”. Uno strumento che permette di intervenire su ulteriori campi d’azione, anche occasionali o emergenziali rispetto a quanto già previsto dalla legge, e che quindi consentirà di intervenire su molti aspetti che interessano le zone e le genti di montagna. A titolo esplicativo possiamo indicare come esempi la necessità di intervento sulla rete di servizi bancari e postali, sull’emergenzialità idrica anche ai fini dell’innevamento o l’individuazione di nuove professionalità della montagna ulteriori aggiuntive a quelle già riconosciute e confermate dalla legge stessa.

Via libera al disegno di legge sull’autonomia differenziata. Questo provvedimento potrebbe essere utile alla montagna? In che modo?

L’autonomia differenziata e la legge sulla montagna sono legate a doppio filo da due impegni molto semplici: la riduzione dei divari tra i territori e la loro crescita autonoma, così che non solo si sviluppino al meglio ma possano anche ‘saper camminare sulle proprie gambe’. Per raggiungere questo risultato è necessario mettere cittadini e imprese nella migliore condizione, con uno Stato vicino e presente nell’offrire opportunità e tutele, non solo quando ci sono tasse da pagare. Crediamo nell’autonomia come responsabilizzazione dei territori e nella legge per la montagna così da far fronte alle esigenze reali di cittadini e imprese, dando risposte concrete ed efficaci.

LA PRIMA GIORNATA

Si è aperta venerdì pomeriggio presso la sala polivalente di Frabosa Soprana la due giorni dedicata alla Giornata internazionale della montagna. Un evento istituito dal Ministro per gli Affari regionali e le autonomie Roberto Calderoli, un’occasione per riflettere sulle possibilità di sviluppo delle terre alte, ormai da anni alle prese con lo spopolamento, il cambiamento climatico e altre problematiche.

Introdotti dal giornalista di Radio24 Maurizio Melis, hanno dato il benvenuto i sindaci delle due Frabose, Adriano Bertolino (Sottana) e Iole Caramello (Soprana). I due primi cittadini hanno ripercorso la storia dei due paesi, dalle origini del nome (ferriera nel bosco) allo sfruttamento di attività tipiche come le cave di marmo e i coltellinai, dalla nascita delle segherie all’apertura della prima fabbrica di acido tannico, fino al grande cambiamento del 1950, con l’apertura delle stazioni di sci.

La giornata è stata articolata in tre panel: il primo, dedicato al territorio, ha visto gli interventi di Marina Chiarelli, assessore regionale al turismo, Francesca Delmastro, vicepresidente Anci Piemonte, Roberto Colombero, presidente Uncem Piemonte, Giuseppe Carlevaris, presidente di VisitPiemonte e Giacomo Lombardo, presidente dei Borghi più belli d’Italia del Piemonte e sindaco di Ostana. Quest’ultimo ha citato l’esempio virtuoso del suo piccolo Comune nel Saluzzese, che negli ultimi anni ha visto una rinascita, con l’arrivo di nuove famiglie e servizi. «Ma tra 10 anni potremmo comunque non esserci più – ha ammonito -, a causa dei continui tagli ai trasferimenti statali (Ostana genera tasse per 680.000 euro ma da Roma ne tornano indietro solo 30.000), della mancata fiscalità agevolata per le imprese, della soppressione delle Comunità montane per istituire le fallimentari Unioni, dei pagamenti in ritardo e della troppa burocrazia».

Il videomessaggio dei campioni di sci Federica Brignone e Guglielmo Bosca ha introdotto il secondo panel, dedicato alla neve e allo sport, mentre il terzo, su ambiente e territorio, ha visto gli interventi di Luca Santini (presidente Federparchi), Martino Peterlongo (presidente nazionale Guide alpine), Antonio Montani (presidente Cai), Massimo Manavella (presidente nazionale Rifugisti), Piermario Giordano (presidente Parco Alpi Marittime) e il professor Bartolomeo Vigna (Politecnico di Torino) [...]

 

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