Foto Anas
17/12/2024 - 07:18
La Conferenza Italia-Francia, ha bocciato l’ipotesi che il tunnel del Tenda apra entro fine anno. Una delusione forte per la “parte italiana” dei lavori per il tunnel chiuso dal 2020 a causa di una serie di frane che danneggiarono la strada ed il tunnel e che mette in ginocchio la viabilità in Itali e, in primis, in Piemonte. Anas conferma che l’Italia era pronta ad aprire il passaggio in “modalità cantiere” e in tutta sicurezza, ma la Francia non ha ritenuto ci fossero le condizioni ed ha posto il veto. La notizia è scaturita all’incontro al Tenda convocato dal viceministro ai Trasporti Edoardo Rixi. Appuntamento che si è tenuto lunedì alla conclusione della Conferenza intergovernativa per il miglioramento dei collegamenti nelle Alpi del Sud. Ha spiegato Rixi che “Anas sarebbe stata pronta ad aprire il 30 dicembre in modalità di cantiere e con le misure minime di sicurezza e ad assumere le responsabilità ma la Francia in Conferenza intergovernativa ha detto no”.
Dalla mancata riapertura del Tenda arriva un duro colpo al comparto sciistico cuneese. L'assessore alla montagna e al sistema neve della Regione Piemonte Marco Gallo: "La decisione dei francesi di dire no all'apertura del traforo del Tenda in modalità cantiere, garantendo dunque la sicurezza per gli automobilisti, rappresenta l'ennesima doccia fredda per il comprensorio sciistico di Limone. Ma più in generale per tutto il turismo cuneese. Per la quinta stagione di fila la Riserva Bianca dovrà rinunciare ai francesi della Costa Azzurra e della Riviera di Ponente, fondamentale voce del turismo fino all'alluvione di quattro anni fa che si è portata via un pezzo di valle in territorio francese. Una rinuncia che non pare avere basi solide visto che per l'Anas c'erano tutte le condizioni per garantire il transito alternato. Auspichiamo che in nome anche della fruttuosa cooperazione che da anni esiste tra i due versanti si individui una soluzione che non continui a penalizzare il turismo del Cuneese".
“Assurdo e inaccettabile il rifiuto dei francesi alla riapertura del Tenda in modalità “cantiere”, garantendo comunque la sicurezza dei transiti”. Così il Senatore cuneese della Lega Giorgio Maria Bergesio commenta la scelta della Francia di non consentire il passaggio dei mezzi nel tunnel con senso unico alternato.
«Il conto della perdurante chiusura del Tenda non “lo paga sempre il sistema neve cuneese”, come ha commentato l’Assessore alla Montagna Marco Gallo - osserva Giulia Marro, di Cuneo possibile -, lo pagano tutte le persone che le montagne le abitano e le vivono tutto l'anno. Pensiamo sia lecito chiedersi se una parte di quei 50 milioni non potesse essere destinata ai commerci e alle comunità della valle Vermenagna, la più colpita da questa eterna chiusura del Tenda, tenendo conto che i ristori da parte del Governo non stanno arrivando».
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