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Ceva: “Azzoaglio, banca di famiglia e di comunità”

Presentato il libro che racconta la storia dell’istituto. “Marenco” gremito e tanti aneddoti

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Ceva: “Azzoaglio, banca di famiglia e di comunità”

19/12/2024 - 16:30

di Muriel Bria

 La responsabilità di un nome, di una professione, nei confronti dei cittadini che s’incontrano per strada, sotto i portici e il confronto con la vita reale è continuo. Il Banco Azzoaglio c’è da 145 anni e la sua storia è parte integrante del dna della città di Ceva. Non solo, perché le tante filiali aperte in Piemonte e in Liguria testimoniano lo sviluppo di un istituto capace di rappresentare il concetto di credibilità in diversi territori, con la volontà di stare vicino alle imprese ed alle famiglie. Tutto questo e tanto altro è stato raccontato giovedì 12 dicembre nel Teatro Marenco di Ceva gremito di pubblico. L’occasione: la presentazione di “1879, Una Banca di Casa”, il libro scritto da Romano Salvetti che racconta la storia del Banco Azzoaglio dalle origini sino ad oggi. “Difficile rifiutare l’invito della famiglia. Così sono partito da Paolo e Franco- ha commentato l’autore-. Franco Azzoaglio era un farmacista, nella pratica dosava emozioni e parole. È stata una lezione. Perché mentre si sviluppava la storia di questa famiglia emergevano situazioni diverse, anche difficili”.

La parola guida della serata: fiducia. “Associarla alla storia di una banca è importante”, ha commentato Pierluigi Vaccaneo, moderatore della serata, direttore Fondazione Cesare Pavese e presidente sezione Cultura di Confindustria. “La fiducia si perde in un momento è il motto della famiglia - ha spiegato Salvetti -. Le persone e le aziende hanno bisogno di riscontro. Bisogna dare ed avere fiducia. Una relazione onesta”. Carlo Ramondetti, direttore Generale del Banco Azzoaglio: «Un’impresa di comunità ha una specifica personalità di famiglia e di gruppo che va coltivata quotidianamente per poter continuare ad essere tale». La serata è stata l’occasione per scoprire un percorso fatto di tradizione, innovazione e profondo legame con il territorio. Sul palco dipendenti e collaboratori del presente e del passato. Ognuno di loro ha un aneddoto da raccontare, un ricordo che serba nel cuore, soprattutto legati a Franco e Paolo Azzoaglio. Molti sorrisi, qualche amarcord e tanti episodi di vita personale e professionale.

“Dare voce alla nostra storia che passa attraverso tre diversi secoli è stato un percorso entusiasmante e che ci ha emozionato non poco – hanno commentato Erica e Simone Azzoaglio, rispettivamente presidente del Consiglio di Amministrazione e presidente del Comitato Esecutivo del Banco Azzoaglio -. Per questo motivo, nell’ottica della nostra visione di totale condivisione con il nostro territorio e con la nostra gente, siamo felici di aver potuto ripercorrere ben 145 anni della storia della nostra banca e della nostra famiglia insieme a tanti amici”. “Essere azionista del Banco – ha detto Selina Azzoaglio – non mi esime dal seguirne le vicende, ma volevo creare qualcosa di mio. È nata così la Fondazione, nel 2019, che porta il mio nome. Si propone di instaurare un dialogo sistematico e continuativo della cultura fino a lambire il mondo imprenditoriale”.

Il volume è una cronistoria che riporta, con tanti aneddoti e particolari, la storia dei protagonisti, raccolta attraverso le conversazioni, gli appunti e le interviste con “il dottor “Francesco Azzoaglio, decano del Banco, recentemente scomparso, e con il fratello Paolo, “l’avvocato”, i loro famigliari, i dipendenti e i clienti. Questo il filo conduttore di un racconto che ha per tema “l’impronta sociale ed economica di una banca di famiglia e di comunità”.

L'evento è stato accompagnato dalle musiche della band della cantante Raffaella Secco.

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