28/12/2024 - 11:15
Mondovì adotterà un’aliquota unica dello 0,8% per l’addizionale IRPEF comunale. La decisione, in corso si approvazione nell’ultimo consiglio dell’anno, solleva polemiche e preoccupazioni, soprattutto per l’impatto sulle fasce di reddito più basse. Attualmente l’IRPEF comunale è suddivisa in scaglioni, con aliquote progressive. La nuova normativa, però, prevede la possibilità di adottare un’aliquota unica, scelta che Mondovì intende adottare per semplificare il sistema e aumentare il gettito. Per contro la fascia di esenzione verrà innalzata dagli attuali 10mila euro annui a 12mila, a tutela dei redditi più bassi. Secondo le simulazioni presentate: chi guadagna fino a 15mila euro pagherà 37,50 euro all’anno. Chi ha un reddito fino a 28mila euro subirà un incremento di 57 euro. Per i redditi fino a 50mila euro, l’aumento sarà di 68 euro. La giunta ha motivato la scelta con il forte aumento delle spese comunali, passate da 7,8 a 10 milioni di euro dal 2019 a oggi (+28%), a causa di inflazione, pandemia, guerra e caro energia. L’ultimo ritocco delle aliquote risale al 2012, durante l’amministrazione Viglione. «È una decisione sofferta – ha spiegato il consigliere di maggioranza Enrico Priale – ma necessaria per garantire i servizi ai cittadini e mantenere in equilibrio il bilancio comunale». Della consigliera di minoranza Gasco (PD) l’intervento che sottolinea come l’aliquota unica penalizza il principio di progressività fiscale, colpendo soprattutto lavoratori dipendenti e donne, già svantaggiati in termini di reddito. Dal suo gruppo anche Morandini ha evidenziato come altre città della provincia abbiano scelto sistemi diversi. Cuneo mantiene quattro scaglioni IRPEF e aumenta l’IMU; Fossano conferma i suoi quattro scaglioni; Saluzzo resta con tre. Solo Savigliano e Mondovì optano per l’aliquota unica. Rosso (centrodestra) ha difeso l’aumento: «Un intervento necessario per distribuire equamente il peso fiscale su tutti i cittadini». Rizzola ha rimarcato che, con l’esenzione fino a 12mila euro, Mondovì si colloca tra i comuni più attenti alle fasce più deboli. Famiglie e attrattività in bilico». Il sindaco Luca Robaldo è intervenuto ricordando le motivazioni che portano, non solo Mondovì, ma 5mila comuni Italiani su 7 mila a scegliere l'aliquota unica IRPEF: «A Mondovì i contribuenti sono 16.375, dati Open Police, l’85,40% contribuisce. Noi chiediamo loro un ulteriore contributo perché il comuni continui non solo la stessa soglia di servizi ma ancora più servizio: il comune di Mondovì sulla Tari e sull’Irpef ha un sistema accettato dalla sigle sindacali che consente di restituire parte dell’Irpef e della tari alle fasce più deboli. Abbiamo ricevuto 85 domande, 69 sono quelle cui è state concesso il contributo. Io credo che non sia corretto guardare l’aumento senza contestualizzarne gli effetti in termini di restituzione di servizi alla città. Su 7.904 comuni italiani poco più di 5 mila hanno l’aliquota unica . Sette comuni su dieci hanno scelto l’aliquota unica».
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