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INTERVISTA realizzata a dicembre

«Vi racconto il grande caos in Corea del Sud». La testimonianza di Raffaella Gallo, cebana che vive a Seul con la famiglia

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«Vi racconto il grande caos in Corea del Sud». La testimonianza di Raffaella Gallo, cebana che vive a Seul con la famiglia

Raffaella Gallo

05/01/2025 - 09:12

di g. sca.

«Dal punto di vista politico è il caos, ma noi stiamo bene, non ci sono pericoli». Raffaella Gallo, nata a Ceva, ha vissuto per anni a Shanghai per alcuni anni, insieme alla famiglia. Nell’agosto 2022, dopo aver passato il eridoo covid in Cina, si è spostata a Seoul, in Corea del Sud e racconta ora la situazione particolare che quella città sta vivendo. È la fondatrice e responsabile di “ARTCaffè” che nasce nel 2012 come un nuovo concetto di incontro, con l'obiettivo di creare una piattaforma multiculturale, per accendere un dibattito tra persone non strettamente legate al mondo dell'arte. Organizza periodicamente incontri online e in presenza. Gli eventi e le iniziative si possono seguire sul nuovo sito sito www.artcaffe.art

LA SITUAZIONE IN COREA

Il presidente sudcoreano Yoon Suk Yeol ha dichiarato la legge marziale per la prima volta negli ultimi 50 anni (ultima volta nel 1979 dopo l’assassinio del dittatore Park Chung Lee), giustificandola con la necessità di proteggere il paese da presunte attività contro lo Stato dell'opposizione, accusata di simpatizzare con la Corea del Nord e di ostacolare il regolare funzionamento del governo (senza aver mai presentato prove per argomentare tale tesi). La scelta della legge marziale è arrivata dopo un lungo periodo di frustrazione per il governo di Yoon, bloccato dalla forte opposizione del Partito Democratico che in aprile ha vinto nettamente le elezioni politiche conquistando 170 dei 300 seggi dell’Assemblea Nazionale. Dopo la decisione del Presidente si è riunita d’emergenza l’Assemblea Nazionale che ha votato per chiedere la revoca della legge marziale (tutti i 190 membri presenti hanno votato a favore). In seguito il presidente Yoon ha annunciato che avrebbe revocato lo stato di emergenza e ordinato il ritiro dei militari schierati. La dichiarazione e la successiva revoca della legge marziale hanno generato tensioni politiche e sociali nel paese, con proteste pubbliche e timori per la tenuta della democrazia. I partiti di opposizione hanno presentato ufficialmente una mozione di impeachment per il presidente Yoon Suk Yeol. Intanto il ministro della Difesa, Kim Yong Hyun, ha presentato le proprie dimissioni, scusandosi per aver causato confusione e paura nel paese.

L’INTERVISTA

Dottoressa Gallo, come state vivendo questi giorni caotici a Seoul?

Gli ultimi giorni a Se0ul sono stati senza dubbio segnati da una grande incertezza. Sabato scorso, il Parlamento ha votato l’impeachment del presidente, ma il procedimento è ancora lungo e la decisione finale passerà alla Corte Costituzionale. Il presidente avrà comunque la possibilità di intraprendere battaglie legali che potrebbero rallentare ulteriormente l’intero processo. La situazione è resa ancora più complicata da altri eventi drammatici, come il tentato suicidio del precedente ministro della difesa e l’arresto del capo di polizia di Seoul. Questa è una storia in sviluppo.

Tutto ciò contribuisce a creare una sensazione di instabilità, che però non è ancora arrivata a turbare in modo eccessivo la vita quotidiana. Personalmente, cerco di rimanere concentrata sul lavoro, ma non si può fare a meno di avvertire l’aria pesante che si respira in città. Nonostante il caos politico, la città continua a mantenere la sua energia e, per quanto possa sembrare strano, la routine di molti non è cambiata drasticamente.

La popolazione è in piazza, tutto il Paese è con i manifestanti?

Le manifestazioni sono indubbiamente un tema centrale in queste settimane, ma non si può dire che tutto il Paese sia unito nelle piazze. Le proteste si concentrano principalmente nella zona nord di Seoul, vicino all'Assemblea Nazionale, mentre nel sud della città, dove vivo, la situazione è più tranquilla. La popolazione, pur manifestando il proprio dissenso, non è uniformemente coinvolta nelle proteste. Non tutti si sentono chiamati a scendere in piazza, anche se l’attenzione mediatica è costante. La situazione è complessa e polarizzata, con manifestazioni che, seppur numerose, non coprono l’intero territorio. Prima del tentato colpo di stato, il consenso del presidente era al 17%. Non proprio un presidente amatissimo...

Quali riflessi ci sono sulla vostra vita privata?

A livello personale, gli impatti sono stati principalmente economici, con il crollo del valore del won. Al di là di questo, non ci sono stati impatti significativi sulla nostra vita privata. Il giorno dopo il tentativo di colpo di stato, le scuole sono state aperte regolarmente, e la vita in generale è proseguita senza grandi cambiamenti. Viviamo nel sud della città, un’area meno colpita dalle manifestazioni, perché lontana dall’Assemblea Nazionale. La tranquillità qui è rimasta la stessa. Il giorno dopo l’attivazione e la cancellazione della legge marziale, le strade erano meno trafficate, poiché molti hanno scelto di ridurre i propri spostamenti, e la città nel complesso è stata molto più calma rispetto al solito. Certamente, c'è un’aria di cautela e preoccupazione, ma la vita quotidiana è proseguita senza particolari sconvolgimenti.

Lei riesce a proseguire la sua attività con ARTCaffè?

La mia attività con ARTCaffè (@artcaffe_byraffaellagallo) non ha subito impatti diretti. Nonostante la situazione complessa, ho continuato a portare avanti i miei appuntamenti, tra cui quello di dicembre, che si è svolto regolarmente, a pochi giorni dall’incidente. La cultura e l'arte continuano a essere un rifugio e un punto di riferimento in questi tempi difficili. La mia missione rimane quella di offrire uno spazio di espressione e di incontro, e continuerò a farlo, cercando di mantenere viva la programmazione nonostante le difficoltà esterne. ARTCaffè resta un punto di riferimento stabile per chi desidera coltivare la creatività e trovare un po' di sollievo in mezzo al caos.

EDIZIONE DI MERCOLEDì 25 DICEMBRE 2025

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