Lidia Rolfi
16/01/2025 - 11:58
“Con il 2025 è iniziato il centenario della nascita di mia madre e sono molto felice di presentare la prima delle celebrazioni, a Greve in Chianti. Alcune sono già in programma, con Einaudi, e altre in cantiere, in giro per l'Italia”. Così Aldo Rolfi, figlio di Lidia, maestra elementare di Mondovì, staffetta partigiana, arrestata il 13 aprile 1944 e deportata nel campo di Ravensbrück il 27 giugno 1944, dove rimase fino al 26 aprile del 1945. Domenica 26 gennaio alle 17,30 nella cittadina toscana tra Firenze e Siena, nella “Casa del Popolo”, sarà presentata l’opera “L’esile filo della memoria”, a cura della Diremare Teatro, con Arturo Fasano e Martina Mirabella, per la regia di Alessandro Varrucciu. “Voglio vivere per tornare, per ricordare, per mangiare, per vestirmi, per darmi il rossetto e per raccontare forte, per gridare a tutti che sulla terra esiste l’inferno” scrive Lidia Beccaria Rolfi sui “Taccuini del Lager”. È autrice di due importanti volumi di testimonianza: “Le donne di Ravensbrück”, insieme a A. M. Buzzone, e “L’esile filo della memoria” al centro della rappresentazione che si svolgerà in Toscana, considerato una delle opere più importanti relative al tema della deportazione.
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