03/02/2025 - 19:33
Nei giorni scorsi a Verona si è tenuta la conferenza stampa “No ai guardrail assassini”, per sensibilizzare l’opinione pubblica su un tema che riguarda la vita di tutti. L’incontro, a cui ha partecipato il Motoclub Mondovì Grandabike, ha visto la partecipazione di associazioni, esperti e cittadini uniti dalla volontà di rendere le strade più sicure, eliminando i rischi derivanti da infrastrutture obsolete o mal progettate e vetuste a causa dall’incuria. Mario Giachino, rappresentante di Strade da moto, ha raccontato come è nata l’iniziativa, partendo dall’installazione di un guardrail sul ponte del Sale, frutto del lavoro del motoclub Grandabike e dal gruppo Facebook Cuneo e Provincia, gestito da Stefano Vizzotto e Alessio Aresu. L’idea è cresciuta, coinvolgendo anche Giorgio Mollo, fondatore del gruppo. “Diciamo basta ai guardrail killer, con l’obiettivo di collaborare con associazioni storiche che da anni si battono per la sicurezza stradale”, hanno detto a Verona i rappresentanti dell’iniziativa.
Luca Gavotto, del motoclub Grandabike, ha proposto interventi che il gruppo vuole iniziare a lavorare: occorre creare un tavolo con esperti e associazioni per discutere di sicurezza stradale, monitorare lo stato del manto stradale attraverso tecnologie avanzate come lo skin tester e rivedere la legge del 2019 che impedisce l’installazione delle bande salva motociclisti sui guardrail esistenti.
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