La buona sanità: grazie alla diagnosi dell’ospedale di Mondovì e alla collaborazione con le strutture torinesi, la storia a lieto fine del 13enne operato alle Molinette

È grazie alla collaborazione ed alla precoce diagnosi da parte dell’ospedale di Mondovì che il personale delle Molinette di Torino ha potuto operare con la chirurgia robotica il 13enne del Monregalese affetto da malformazione adenomatoide cistica polmonare (CCAM).

LA STORIA

Il primo caso trattato dall’ospedale “Regina Montis Regalis” si è verificato quando il monregalese aveva tre anni di età. Circa un anno fa (all’età di 12 anni) il giovane, accompagnato dalla famiglia, è arrivato all’ospedale di Mondovì con dolore toracico, rivelatosi, poi, una polmonite. Dopo le prime terapie il ragazzo è stato sottoposto a Tac a Mondovì, nonostante i medici monregalesi avrebbero potuto, vista la giovane età, chiedere subito il trasferimento al Regina Margherita di Torino (contattato subito) per vagliare il caso. Diagnosticata la malattia, i medici monregalesi, sempre in accordo con il Regina Margherita, hanno sottoposto a terapia il paziente. Terminata la cura, il monregalese è stato preso in cura dall’ospedale pediatrico torinese. Un comportamento del tutto collaborativo della struttura monregalese in accordo con la famiglia e, soprattutto, di corrispondenza con il “Regina Margherita”. In seguito gli specialisti torinesi e la famiglia hanno scelto la chirurgia robotica delel Molinette.

IL SUCCESSO DELL’OPERAZIONE

È stato un delicato intervento chirurgico di lobectomia inferiore destra per via robotica durato 7 ore. L’equipe multidisciplinare era composta da Enrico Ruffini (direttore della Chirurgia toracica universitaria dell’ospedale Molinette di Torino) e da Paraskevas Lybéris, Francesco Guerrera e Angelo Zocco, coadiuvata dai chirurghi pediatrici dell’ospedale Regina Margherita Fabrizio Gennari (direttore di Chirurgia pediatrica del Regina Margherita) e Riccardo Guanà.

L’intervento si è svolto tutto in full robotics, tranne per l'estrazione del lobo danneggiato, estratto con operazione chirurgica tradizionale. Il giovane è poi stato trasferito all’ospedale Regina Margherita.