Il procuratore capo di Cuneo Onelio Dodero durante il suo intervento
27/02/2025 - 20:23
di c. b.
“La separazione delle carriere compromette l’indipendenza della magistratura. Noi siamo magistrati, siamo uomini e donne delle istituzioni e laddove queste sono in pericolo, è nostro preciso dovere ergerci in difesa della nostra Costituzione, perché non siano vanificati il sangue versato dai nostri padri e gli immensi sforzi da loro compiuti nel donarcela”. A "gridarlo silenziosamente" aderendo allo sciopero proposto dall’Anm (Associazione nazione magistrati) è l’80% di tutti magistrati italiani che oggi, giovedì 27 febbraio, sono scesi in piazza e nelle aule dei tribunale indossando la toga e la coccarda tricolore per “difendere la Costituzione”. Tra loro ci sono anche i magistrati palazzo di giustizia di Cuneo, tra giudici - civili, penali e di sorveglianza- e pubblici ministeri. La Procura cuneese, ha raggiunto un'adesione del 100%
Lo sciopero è stato indetto dall’Associazione Nazione Magistrati (ANM) per dire “no" al disegno di legge presentato dal ministro della giustizia Carlo Nordio nel giugno scorso che, con una modifica il titolo VI della Costituzione - nella parte dedicata alla magistratura - prevede la separazione delle carriere per i magistrati e lo sdoppiamento del Consiglio Superiore della magistratura.
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