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Mondovì, studente aggredito da coetanei in piazza Maggiore: “I due li avevo già notati al maneggio, ma non li conoscevo”

I particolari della violenta imboscata raccontati dal legale che assiste il sedicenne

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Mondovì, studente aggredito da coetanei in piazza Maggiore: “I due li avevo già notati al maneggio, ma non li conoscevo”

I portici Sottani di Piazza (foto di repertorio), dove è avvenuta l'aggressione

27/02/2025 - 07:11

di g. sca.

“I due che mi hanno picchiato li avevo già visti al maneggio dove mi reco per allenarmi. L’ho realizzato dopo i fatti lunedì mattina. Non li conoscevo e non ho capito perché fossero lì”. Si aggiungono nuovi tasselli nella ricostruzione dell’aggressione del sedicenne del Monregalese che ha dovuto ricorrere alle cure del pronto soccorso dopo il pestaggio avvenuto all’uscita della funicolare di Mondovì, in piazza Maggiore, sotto i portici sottani. Nella giornata di mercoledì il giovane si è sottoposto a nuovi controlli medici in ospedale, in seguito alle lesioni riportate durante la colluttazione: fratture di costola e vertebra, escoriazioni, lesioni varie.

È l’avvocato Enrico Martinetti, legale di fiducia della famiglia che ha presentato denuncia recandosi martedì alla stazione dei carabinieri di Mondovì, a ricostruire, nei particolari, l’accaduto. Almeno secondo la versione fornita dall’aggredito.

“Il giovane si ritrova due ragazzi a prima vista sconosciuti (che dopo la colluttazione e a mente più lucida ha ricordato di averli intravisti per la prima volta in maneggio venerdì pomeriggio) che gli chiedono di seguirli in modo minaccioso, tenendolo con forza per il braccio sinistro. Arrivati sotto i portici, lo chiamano per nome e lui di conseguenza (dato che loro conoscevano il suo) chiede il loro. Uno dei due dice che non serve saperlo. I due si mettono di fronte a lui e parlando con tono minaccioso dicono che avevano una registrazione dove il mio assistito ed un suo amico dicevano che erano dei tossici. Allarmato, per una cosa che mai aveva fatto, il ragazzo chiede di sentire la registrazione per far capire loro che non aveva mai detto nulla del genere. Uno dei due si avvicina con tono arrabbiato gridando di non dire cazzate e che sapevano che aveva detto quelle cose. Con tono molto pacato il sedicenne ripete che non avevo mai fatto nulla del genere. Uno dei due, dopo quelle parole, si altera cercando di colpirlo al volto con un pugno che viene parato con il braccio sinistro e il giovane cerca di difendersi spingendolo lontano. L’altro, intanto, lo butta a terra cadendo sopra di lui: sbatte con forza la schiena per terra provando un grandissimo dolore sulla parte lombare e coccigea. Mentre il sedicenne è a terra, è colpito più volte con calci alle costole che provocano dolori fortissimi. Per fermarlo e difendersi, l’aggredito tira giù i pantaloni ad uno dei due, facendolo cadere per terra. Mentre cerca di rialzarsi, ancora un aggressore sbatte l’aggredito con violenza contro un portone di legno mentre la vittima cerca di difendersi in tutti i modi, ricevendo pugni sul fianco sinistro.

Per fortuna una ragazza, subito non identificata (la testa gira e l’aggredito incomincia a non capire più nulla), riesce a tirare via uno dei due aggressori, mentre un ragazzo dello stesso istituto dell’aggredito lo soccorre portandolo fuori dal luogo dello scontro, assicurandosi sullo stato di salute. Il sedicenne è stato poi accompagnato da una sua amica fino alla scuola (i Licei monregalesi, ndr) dove ha riferito tutto ai professori ed al preside. A chiosa di questa violenza inaudita, una testimone ha riportato la frase che i due ragazzi le hanno riferito che se l’aggredito avesse sporto denuncia, sarebbe stato peggio per lui”.

Le indagini dei carabinieri sono ancora in corso. I due presunti aggressori sarebbero stati identificati.

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