Vigili del Fuoco in azione (foto di repertorio)
04/03/2025 - 09:18
È ufficiale. I vigili del fuoco del Piemonte hanno proclamato lo stato di agitazione, deunciandouna situazione critica: la carenza di personale operativo nei comandi provinciali sta compromettendo la sicurezza e l'efficienza del soccorso. Nella “Granda”, per esempio, mancano 26 unità tra i Vigili e 33 tra i Capi Squadra e Capi Reparto. E il deficit, in alcune province, sfiora il 50% dell'organico nei ruoli qualificati. Si chiede l’audizione urgente in Consiglio regionale. "Il sistema di soccorso è al limite: senza un incremento di organico, sarà impossibile garantire gli interventi con la rapidità e l’efficacia necessarie", avvertono i sindacati. E il documento inviato fino ai vertici nazionali del Ministero (Sottosegretario dell’Interno) è firmato dai rappresnetanti i rappresentanti delle sigle sindacali Co.Na.Po., Fns Cisl, Uil Pa Vvf, Fp Cgil Vvf, Usb Vvf, Federdistat-Cisal e Confsal Vigili del Fuoco.
La richiesta di audizione è stata formalizzata con una lettera inviata al presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, in cui le organizzazioni sindacali sottolineano “l’impatto della situazione – scrivono - : il personale ridotto non solo mette a rischio la sicurezza degli operatori, ma limita anche la possibilità di formazione e aggiornamento professionale. Chiediamo di poter esporre la situazione in Consiglio regionale: è una questione di sicurezza per tutti, non solo per i Vigili del Fuoco".
Insieme a Cuneo ci sono le situazioni a Torino, con 78 unità in meno tra i Vigili e 75 tra il personale qualificato. Asti (-12 Vigili, -8 qualificati), Alessandria (-25 Vigili, -37 qualificati), Novara (-27 Vigili, -14 qualificati), Vercelli (-11 Vigili, -9 qualificati), Biella (-27 Vigili, -14 qualificati) e Verbano-Cusio-Ossola (-17 Vigili, -15 qualificati).
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