06/03/2025 - 07:16
Il tavolo delle politiche sociali di Mondovì, che da anni riunisce istituti scolastici, forze dell’ordine, servizi sociali, cooperative e amministratori comunali, ha nuovamente acceso il dibattito sulla condizione giovanile e sulle risposte che la comunità può offrire. La recente riunione del 5 marzo ha evidenziato il grande impegno che gli insegnanti già mettono in campo per supportare gli studenti, ma anche la necessità di non scaricare sulla scuola la responsabilità esclusiva di affrontare problemi sociali più ampi.
Nel corso dell’incontro, è stato ribadito che i docenti partecipano regolarmente a corsi di formazione su tematiche come il disagio giovanile, l’inclusione e la gestione delle emergenze educative.Tuttavia, non si può pensare che siano loro a farsi carico da soli di situazioni che richiedono l’intervento di figure professionali specializzate.
Un altro aspetto emerso riguarda le famiglie, e la complessità della consapevolezza dei disagi eventualmente attraversati dai propri figli. È fondamentale che genitori e istituzioni lavorino insieme per creare una rete di supporto efficace, che non lasci soli né i ragazzi né gli insegnanti.
Si è discusso anche della necessità di ripensare i luoghi di aggregazione per i giovani, affinché non si riducano a spazi vuoti ma diventino veri punti di riferimento, con attività strutturate e significative.
Confermato il consiglio comunale aperto, in programma mercoledì 12 marzo, alle 17, durante il quale il tema della sicurezza giovanile e delle politiche di prevenzione potrebbe essere ulteriormente discusso.
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