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METEO E TRADIZIONI

Se il mondo si rovescia la primavera tiene

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Se il mondo si rovescia la primavera tiene

16/03/2025 - 09:26

di Fulvio Romano

È curioso che mentre tutto quanto il mondo sembra volersi rovesciare secondo il canovaccio dettato da due o tre dittatorucoli che credono di incarnarne “lo spirito” (come direbbe Hegel), sembra invece che il meteo, da trent'anni avviato a un sovvertimento climatico, voglia in questi giorni ritornare alle stagioni antiche. Certo, anche il febbraio ormai alle nostre spalle è stato più caldo del solito e la sua media termica nella nostra provincia rispetta quel grado, quel grado e mezzo in più che l'Isac CNR attribuisce al febbraio del Nordovest. Insomma, dopo un inverno che più autunnale di così sarebbe difficile trovarne e dopo un inizio di marzo che sembrava un maggio, la neve di primavera è ritornata con i suoi “pataràs” fino a Cuneo e a Mondovì con la val Tanaro imbiancata così come l'Alta Langa. Per non parlare del mezzo metro di neve che tra Liguri, Marittime e Cozie è venuto in rabbocco alle falde e di una montagna che si squagliava ormai delle ultime lingue bianche. Questi colpi di coda invernali sono tutt'altro che rari per chi è nato prima della televisione a colori. Erano allora ben più gelidi e generosi di una bianca imbottitura che sarebbe sparita soltanto a maggio. L'avevamo pensato che il ritorno degli storni sarebbe stato seguito da una bordata invernale come quasi sempre succede anche con l'arrivo dei baracconi in piazza Galimberti. Quest'anno è successo sugli altipiani, con i pataràs ma anche con temperature che tutto sommato tengono. In altri tempi era questo mix di gelo, nevischi e sentori di primavera uno degli ingredienti che non ci piacevano delle sfilate dei carri di Carnevale. Così non facciamoci troppe illusioni su questa settimana e sul principio della prossima: sarà tutto un succedersi di piogge, piovaschi, temporali con coperture nuvolose soltanto a tratti rischiarate da qualche apertura al sole con temperature che alterneranno minime fredde a massime che saliranno per un'ora o poche ore per poi regredire di nuovo in un quasi inverno. Mercoledì con qualche pausa di sole e ancora nuvole, giovedì con nuovi arrivi dall'Atlantico che si scaricheranno nella notte e fino alla mattinata di venerdì. Ma poi ancora piovaschi sabato ed anche domenica, con temperature medie crollate di cinque gradi rispetto ad inizio mese. La primavera, appena avviatasi nel calendario meteo, sembra intenzionata (ancora una volta come dopo le siccità estreme del 2021-22) ad allontanare con piogge diffuse i timori di siccità. Un'altra quarantina di millimetri d'acqua sono infatti attesi dalla modellistica previsionale da qui fino al 18-19 marzo. Si aggiungerebbero ai 40 e più scesi dopo l'otto marzo e senza raggiungere soglie di pericolo di esondazioni si aggiungerebbero in montagna ad un accumulo nevoso che -soltanto se cald-i i giorni che seguiranno potrebbero fondere. Soltanto se sarà primavera, come in effetti sarà dal 20 marzo, quest'anno data dell'equinozio e inizio delle gradevoli temperature della bella stagione. Anche le stagioni sono più durevoli e potenti dei signori neo-feudali del mondo.

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