23/03/2025 - 01:35
«È una persona di cuore, sempre presente quando c’è bisogno. Il primo che chiamerei, io stesso, in caso di emergenza». Così il sindaco di Torre Mondovì, Andrea Giaccone, commenta l’intervento ieri, sabato 22 marzo, del giovane volontario della Protezione civile – di origine romena – che ieri pomeriggio ha salvato una famiglia intera da una grave intossicazione da monossido di carbonio. Tutto è iniziato quando la madre di quattro bambini, sentendosi male insieme ai figli, ha contattato direttamente il volontario, amico di famiglia e punto di riferimento in paese. L’uomo non ha perso tempo: è entrato in casa, ha capito subito la gravità della situazione, ha fatto evacuare i locali, li ha areati e ha messo al sicuro tutti. Poi ha chiamato il 112 e avvertito il capofamiglia, che si trovava al lavoro. La macchina dei soccorsi si è attivata immediatamente, con efficienza e professionalità. L’ambulanza del 118 ha predisposto il trasferimento d’urgenza all’ospedale di Mondovì. Madre e figli sono stati trasportati all'Otip di Torino e ricoverati in camera iperbarica. La prognosi resta riservata. I vigili del fuoco di Mondovì, che hanno verificato le condizioni di sicurezza dell’abitazione, disattivando le canne fumarie. I carabinieri hanno contribuito alla gestione dell’intervento e stanno collaborando agli accertamenti.
Il sindaco Giaccone e il tecnico comunale erano presenti durante le operazioni e hanno disposto l’immediata inagibilità dell’abitazione, un edificio all’ingresso del paese.
Secondo le prime ipotesi, l’intossicazione sarebbe stata causata dal malfunzionamento di due stufe.
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