Monsignor Miragoli, vescovo di Mondovì, e Papa Francesco
21/04/2025 - 14:51
Riceviamo e pubblichiamo la nota profonda ed attuale del vescovo di Mondovì Egidio Miragoli che tratteggia in modo efficace la figura di Papa Francesco.
«Per quanto alla notizia della morte del Papa si possa essere in qualche modo ormai preparati dall’inseguirsi dei bollettini medici e dal tambureggiamento delle indiscrezioni, l’evento lascia comunque sgomenti, con un senso di vuoto e improvviso.
Di fatto i fedeli cattolici perdono la loro guida, il vicario di Cristo; e il mondo in un momento tragico per le guerre in atto e per i possibili ulteriori sviluppi, perde la sua voce più autorevole e profetica nel caso di Papa Francesco, poi, il senso diffuso di smarrimento è ancora più grande, perché questo pontefice, fin dalla scelta del nome fin dal suo primo saluto, aperto da un indimenticabile e colloquiale “buona sera”, è stato sentito da tutti come un Papa vicino, attento, sollecito.
Per certi versi, il suo stile ha ricordato quello di Papa Giovanni XXIII, cioè del pontefice che nel cuore del novecento ha saputo dare un volto nuovo alla figura del capo della chiesa cattolica.
Favorito dei moderni mezzi di comunicazione, della sua origine sudamericana e del suo carattere schietto diretto, Papa Francesco ha saputo forse anche più del suo predecessore farsi prossimo agli uomini e alle donne di ogni età.
Il primato riconosciuto ai poveri e l’inesausto appello in favore della pace, in quest’epoca difficile confusa, di migrazioni di massa e di strisciante inizio di terza guerra mondiale, resteranno forse come l’eredità più belle e più feconda del suo magistero delle sue fatiche apostoliche.
È stato anche il Papa del Covd, Papa Francesco, e credo che tutti ne ricordiamo, ne ricorderemo la figura sofferente importante in una sera di primavera, sotto un cielo livido dentro Piazza San Pietro deserta. In quell’immagine c’è forse riassunto il compito più vero, più bello e solitamente nascosto, del vicario di Cristo. L’uomo di Dio che Dio prega in favore dell’umanità duramente colpita, il pastore che ha a cuore tutto il suo gregge. Ora che ha concluso la sua esistenza terrena, presso Dio, Papa Francesco continui a intercedere per quell’umanità che ha tanto avuto a cuore in questi 12 anni di non facile pontificato, lui primo Papa argentino, lui primo Papa gesuita, lui primo Papa, in tempi recenti, eletto mentre il suo predecessore era ancora in vita. Con grande affetto riconoscenza preghiamo per lui, conservandone nel cuore il suo sguardo, i suoi gesti, le sue parole».
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