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Verso il solstizio, con le minime anche oltre i 20 gradi

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Verso il solstizio, con le minime anche oltre i 20 gradi

13/06/2025 - 11:54

C'è ogni anno una sorta di calendario del solstizio che ci accompagna da fine maggio fino a san Giovanni.  È un calendario che non abbiamo letto da nessuna parte, né sui libri né tantomeno su di un  Web che, quando l'abbiamo scoperto, non c'era nemmeno nelle più azzardate fantasie. Anche perché questo calendario del Solstizio lo abbiamo letto, lo abbiamo scoperto nel passato, nello scorrere lento e ripetitivo delle stagioni, delle settimane: ognuna diversa dalla precedente e dalla successiva. Ognuna a suo modo unica. Così, ad esempio, quando vedevamo nell'angolo del giardino verso nordovest, sotto i sambuchi, fiorire l'erba girardina con i suoi eleganti e delicati ombrellini bianchi così usati un tempo per curare la gotta e i dolori articolari oltre che per la povera ma sana cucina contadina. Che il santo da cui deriva il nome fosse quello di Brogne oppure quello di Maçon ha poco importnanza perché spiega comunque la diffusione della cultura e della civiltà medioevale fino al nostro angolo subalpino nordoccidentale. E proprio il 29 maggio abbiamo rivisto fiorire l'Erba dei gottosi, a dimostrazione che pur nel cambio climatico in corso il vecchio e antico calendario del Solstizio continua  funzionare. Ce lo conferma in questi giorni la prodigiosa fioritura dell' Aruncus dioicus. Per noi è questo, da sempre, il secondo passo erbaceo verso il solstizio quando scendendo dal valloncello subalpino sotto i castagni la fossa buia ed ombrosa del rio si illumina di botto delle piccole piramidi, bianco di panna, della fuoritura degli auruncus. Nella prima primavera erano questi gli asparagi nostrani, deliziosi se fatti al burro, che ora sono cresciuti e che con il loro effimero profumo ci annunciano il caldo estivo, quello di giugno. A volte, se non sempre ormai, sempre più vivace e primaticcio. E così è in questi giorni di dominio dell'anticiclone che -qui come al mare- porta le massime oltre i 25°, con minime che nel fine settimana andranno attorno o sopra i 20° in un riscaldamento parossistico che si fa sempre più frequente anche per le massime, spesso oltre i 30°. Da mercoledì a venerdì qualche flusso umido di sudovest potrà sì portare temporali in montagna ma la cifra meteo sarà ancora quella del caldo pieno con valori da pienissima estate.  Nel fine settimana,  ma continuerà ad esserlo fino al solstizio estivo. E infatti, mai come quest'anno i nostri gigli di san Giovanni si ergono già alti con uno stelo fiorale che ben promette.

 

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