Viabilità da sempre al centro delle discussioni. Una delle riunioni del passato a Garessio con Robaldo (Cuneo) e Scajola (Imperia)
16/06/2025 - 16:45
Il sindaco di Pornassio Vittorio Adolfo chiude il tratto stradale della ss28 nel suo territorio ai mezzi pesanti perché “pericoloso”, ma il prefetto di Imperia, Valerio Romeo gli indirizza una lettera in cui chiede la revoca del provvedimento. Succede nelle ultime ore e la situazione ora si complica. La nuova ordinanza è stata adottata solo negli ultimi giorni, ma la data della stesura risale alla fine del maggio scorso. In quella data il presidente della Provincia di Cuneo Luca Robaldo scrisse al collega Claudio Scajola, di Imperia, poiché il provvedimento che, in pratica, cancella le deroghe per i mezzi commerciali diretti nelle province di Cuneo e Imperia, con una difficoltà evidente per il commercio cuneese.
“Non devo richiamare l'importanza del tratto per i collegamenti tra Piemonte e Liguria e fra le nostre due province, così come non voglio richiamare il lavoro che, nel corso del 2024, abbiamo svolto insieme con la regia delle Prefetture”, scrive Robaldo nella sua missiva, inviata per conoscenza anche ai Prefetti di Cuneo e Imperia Mariano Savastano e Valerio Massimo Romeo e ai presidenti delle Camere di Commercio delle due province Luca Crosetto ed Enrico Lupi. La richiesta del presidente della Provincia di Cuneo: "Ti sarei grato se potessimo organizzare un momento di confronto al fine di comprendere quali ulteriori misure mettere in campo al fine di scongiurare una interruzione di detto collegamento”,.
La replica del prefetto di Imperia Romeo al sindaco di Pornassio porta la data del 12 giugno: segnala di essere venuto a conoscenza dell’ordinanza del sindaco di Pornassio quando questa era già stata firmata, senza alcun coinvolgimento delle istituzioni. Contesta diversi punti, giuridici e non, il prefetto ligure nella lettera si rivolge direttamente al sindaco di Pornassio, affinché valuti l’opportunità di revocare il provvedimento rimandando le decisioni a un successivo confronto istituzionale.
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