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Dazi americani: le preoccupazioni della “Granda”, agroalimentare e automotive i settori più colpiti

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Dazi americani: le preoccupazioni della “Granda”, agroalimentare e automotive i settori più colpiti

17/07/2025 - 10:09

Mercoledì (16 luglio) abbiamo scelto di aprire con un titolo di stretta attualità, ma calandolo nella piega locale della nostra economia. Quali saranno le conseguenze dei prossimi dazi (per ora confermati) decisi dal presidente americano Donald Trump? Abbiamo risposto mettendo insieme dati e proiezioni, ma anche pareri di esperti, soprattuto di agroalimentari e vini.

I nuovi dazi annunciati sabato dal presidente americano Trump per le merci in uscita dalla Unione Europea e dirette negli States allarmano le associazioni di categoria, soprattutto quelle legate all’agroalimentare. A Cuneo è questo comparto ad essere sotto osservazione, con prodotti come i formaggi stagionati, i salumi tipici e alcuni vini rossi Docg fortemente penalizzati dal rischio tariffario. «Con il dazio al 30%, le tariffe aggiuntive per i vini arriverebbero al 35% - osserva Bruno Rivarossa, delegato confederale di Coldiretti, originario di San Michele Mondovì -. Preoccupa soprattutto l’instabilità del mercato che blocca gli importatori statunitensi nel programmare le consegne con un danno stimato, per la “Granda”, di circa 60 milioni di euro solo per il comparto vinicolo». I nuovi dazi potrebbero causare oltre un miliardo di danni per il Piemonte, per la Granda si stima una perdita di oltre 210 milioni all’anno (stime di Cna Piemonte). La misura scatterà il 1° agosto, l’Unione Europea ha messo ufficialmente sul tavolo dei Paesi la lista di controdazi da 72 miliardi di euro pronti a scattare in risposta alle tariffe Usa cosiddette reciproche e sulle auto, la presidente Melon vorrebbe evitare il confronto muscolare con Trump.

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