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Mondovicino e la sua città, che ora deve occuparsi della manutenzione del Parco commerciale

Il sindaco Robaldo: “Scadute le convenzioni firmate anni fa: solo il sottopasso costerà al Comune 40 mila euro all’anno”

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Mondovicino e la sua città, che ora deve occuparsi della manutenzione del Parco commerciale

Il sindaco Robaldo mostra la mappa di Mondovicino con le nuove aree in carico al Comune

25/07/2025 - 11:28

di Gianni Scarpace

“Da oggi parte un percorso diverso, perché oggi (giovedì) in capo al Comune cominciano a pesare alcune esternalità negative”. Il sindaco di Mondovì Luca Robaldo, nel preambolo alla discussione in consiglio comunale nella sede particolare dell’atrio nell’ex palazzo di giustizia, ha voluto render noto a tutti lo “stato delle cose” nel rapporto (soprattutto economico) tra la grande area commerciale di Mondovicino (aperto nel 2008) e la Città di Mondovì. Che cosa è cambiato? Alcune “parti” del parco diventano comunali (rotonde parte via Tanaro, strade), altre lo erano già. La manutenzione era finora per la maggior parte demandata, tramite gli accordi, alla proprietà del Parco. Che cosa significa? Che ora deve occuparsene il Comune. Che cosa comporta? Maggiori costi per l’amministrazione comunale, quindi la comunità. Perché? perché lo prevedono gli accordi (le convenzioni) firmati negli anni scorsi, al momento della nascita del Parco (2005-2006 il cantiere) e quando in seguito, ci sono stati aggiornamenti alle convenzioni.

Robaldo: “Alcune aree di Mondovicino sono sempre state di proprietà pubblica: piazza Jemina, piazza Cerea e altre. Da oggi proprietà del Comune è anche il casello di ingresso  (le due strisce d’asfalto) e del sottopasso. L’impatto economico è sensibile. Se immaginiamo che la gestione di un sottopasso prevede investimento di 30-40 mila euro all’anno, è chiaro che si rende critica magari la manutenzione di altri rioni. Nelle prossime settimane ci saranno ulteriori aspetti da gestire: le verifiche degli autobloccanti, delle piante, dell’illuminazione pubblica. Penso alla segnaletica, sgombero neve, taglio dell’erba, bitumatura”. Il primo cittadino non si è fermato al dato di fatto: l’acquisizione di elementi che comportano, di fatto, maggiori spese per la comunità monregalese, ma ha fatto un’analisi tout court. “Ringrazio la proprietà e le attuali società di gestione di Mondovicino – ha aggiunto Robaldo - per le collaborazioni nate negli anni e per le disponibilità. Non solo. Il Parco ha generato, dal 2007 al 31 giugno scorso, 5 milioni 732 mila euro di incassi Imu e Tasi. Dà lavoro da anni a circa 700 persone. C’era il contributo annuale per la promozione turistica e per tante altre necessità”.

UN ALTRO MONDO “Nel novembre 2007 (poco prima dell’apertura ufficiale) il commercio era un altro mondo rispetto ad oggi. Amazon non esisteva, la crisi mondiale economica era ancora lontana, Serravalle Scrivia, Fiorenzuola, Piacenza erano esempi precedenti che reggevano. La convenzione firmata con il Comune fu sottoscritta con durata di 15 anni, poi rinnovata nel 2022, ancora proroghe ed arriviamo ad oggi”. Mondovì si trova ad un punto storico commerciale cruciale per il futuro. La riflessione e l’informazione del sindaco Robaldo fornita in consiglio comunale non era un punto all’ordine del giorno, per questo non è stata discussa dall’assemblea, ma apre, di certo, la riflessione a tutto tondo sulla città. Il giorno dell’apertura del Parco c’erano 8 chilometri di coda ed il casello della A6 fu ampliato nella previsione di flussi importanti. La relazione degli esperti che idearono Mondovicino fu di 2 milioni di persone che avrebbero gravitato sull’area, con ricadute sul centro storico. “Voglio esser chiaro – ha aggiunto Robaldo -. Non penso che Mondovicino sia stato il male per la città. La crisi economica ha basi diverse, il Parco non ha strozzato l’economia della città e dico questo anche sapendo che ci sono persone che non la pensano come me”. E aggiunge: “Sono anche un po’ stufo di notizie ballerine che sento in città, del tipo: "Perchè non si mettono le strisce blu ed i parcheggi a pagamento a Mondovicino? C’è una convenzione del 2009 in cui si dice che l’amministrazione comunale  s’impegna a tenere perennemente liberi e gratuiti i parcheggi”. Ora nasce la necessità di un confronto: tra il Comune e le proprietà, senza dimenticare che esiste anche una gestione del Parco che ragiona, per forza di cosa, prima di tutto in senso commerciale, perché quella è la missione. Inoltre il Parco ha tante parti ed è tra i più grandi d’Italia: Outlet, Centro commerciale, pompa carburanti ed altro ancora.

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