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Manifestazione No Tav in Val Susa. Le reazioni. Regione solidale con i lavoratori del tunnel. Prc: “Massima solidarietà per gli attivisti”

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Manifestazione No Tav in Va Susa. Le reazioni. Regione solidale con i lavoratori del tunnel. Prc: “Massima solidarietà per gli attivisti”

Gli incendi nella zona del cantiere Tav in Val di Susa

27/07/2025 - 08:03

I fatti sono accaduti ieri, sabato. Il tema: i disordini in Val Susa, all'altezza del cantiere dell'autoporto di San Didero. Oggi (domenica), in mattinata, il nostro giornale ha ricevuto i commenti e, in particolare, due sono di segno del tutto opposto. Il primo da parte della Regione Piemonte, con le dichiarazioni del governatore Cirio e dell’assessore Bussolino (Sicurezza), il secondo del Partito della Rifondazione Comunista. Che cosa dicono? I primi sono solidali con i lavoratori del tunnel, i secondi con chi protesta, definiti “attivisti non pericolosi”.

I FATTI

Il racconto dei fatti lo desumiamo dall’Ansa. L'autostrada Torino-Bardonecchia è stata chiusa all'altezza del cantiere dell'autoporto di San Didero dopo che i manifestanti No Tav, alcune centinaia secondo quanto si apprende, l'hanno occupata dando fuoco ad alcune masserizie. È proseguito pe orwa intanto il lancio di pietre e bombe carta all'indirizzo delle forze dell'ordine poste a protezione del cantiere. La protesta nell'ambito della marcia "ai cantieri della devastazione", come li ha definiti il movimento che si oppone alla realizzazione dell'Alta Velocità tra Torino e Lione. In precedenza i manifestanti hanno effettuato anche una 'battitura' delle recinzioni del cantiere di San Didero. Le forze dell'ordine, secondo quanto si apprende, hanno risposto con l'utilizzo degli idranti. Al cantiere dell'autoporto di San Didero i No Tav sono circa quattrocento. Altrettanti sono quelli che, dopo aver percorso i sentieri di Giaglione, sono quasi arrivati al cantiere di Chiomonte.

I COMMENTI, REGIONE: "Non è protesta, ma irresponsabilità"

Dalla Regione Piemonte si legge quanto segue. Quanto accaduto sull’autostrada Torino-Bardonecchia è inaccettabile. Esprimiamo piena solidarietà ai lavoratori impegnati nei cantieri, che ogni giorno svolgono il loro lavoro con professionalità e impegno, spesso in un clima di tensione che non dovrebbe esistere. Ringraziamo le Forze dell’Ordine per il lavoro che stanno svolgendo sul territorio. La libertà di manifestare non può mai trasformarsi in un attacco alla collettività e allo Stato" dichiarano il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e l’assessore alla Sicurezza della Regione Piemonte, Enrico Bussalino, sulla protesta odierna No Tav. “Bloccare un’arteria strategica, paralizzando il traffico e mettendo a rischio la sicurezza di cittadini e lavoratori, non è una forma di protesta ma un atto di irresponsabilità - aggiunge l’assessore Bussalino - La Tav è un’opera fondamentale per lo sviluppo del Piemonte e dell’Italia intera, e non saranno azioni illegali a fermare il progresso”

PRC: “Massima solidarietà agli attivisti feriti”

"Oggi in Valsusa - ha dichiarato Alberto Deambrogio, segretario regionale piemontese di Rifondazione Comunista - si è realizzato l'ennesimo episodio di un copione noto: gli attivisti No Tav devono essere messi all'angolo come persone pericolose". "Chi protesta contro un'opera che si può difendere solo in nome di un modello di sviluppo distruttivo e utile solo per chi fa profitti nel costruirlo, deve essere bandito in ogni modo e essere descritto a reti unificate come delinquente". "Chi oggi ha subito anche sul proprio corpo questo tipo di strategia dichiarata è parte di un movimento, che nonostante vari tentativi di disgregazione e annullamento, è in piedi per riaffermare un altro modo di vivere, lavorare e comunicare su un territorio".

"Per queste motivazioni profonde e inamovibili - ha concluso Deambrogio - vogliamo esprimere la massima solidarietà a chi è stato ferito. Non è mai servito a nulla questo tipo di atteggiamento repressivo sul movimento e anche questa volta sarà la stessa cosa".

 

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