05/09/2025 - 07:23
Dopo lo stop ai cellulari in classe, ancora novità e questa volta le variazioni sarebbero definitive. A partire dal nome: non più esame di stato, ma esame di maturità, la dicitura del passato. Sono le notizie che scaturiscono dalla riforma che ha avuto ieri, giovedì 4 settembre, il via libera dal Consiglio dei ministri. Eccone alcune. Gli studenti all'orale non dovranno più portare tutte le materie, ma solo 4 che saranno decise a gennaio dal ministero. Scompare la discussione iniziale sul documento e soprattutto, chi farà scena muta alla prova orale, sarà bocciato e la mente torna alla protesta formale inscenata dagli studenti che non hanno aperto bocca, consapevoli delle conseguenze sul voto. Da oggi, invece, c'è la bocciatura.
Ci sarà particolare attenzione per l'alternanza scuola-lavoro, che non si chiamerà più Pcto - Percorso delle competenze trasversali per l'orientamento - ma semplicemente formazione scuola-lavoro. Cambia anche l'assetto delle commissioni che saranno più agili: non più 7 docenti ma 5 (per risparmiare), inoltre i commissari saranno pagati di più e per loro è prevista una formazione ad hoc.
Particolare rilievo è attribuito al curriculum dello studente, allegato al diploma finale. Concorre alla valutazione dell'orale anche il percorso formativo complessivo, verrà presa in considerazione anche l'educazione civica e la formazione scuola-lavoro.
VOTO IN CONDOTTA
Come già è avvenuto da quest'anno scolastico, il voto in condotta sarà determinante nell'ammissione all'esame: per avere il massimo del credito scolastico servirà il 9 in condotta e chi ha la sola sufficienza dovrà elaborare una tesina da portare all'orale su materie di cittadinanza attiva e solidale. Con un voto inferiore a 6 in condotta non si verrà proprio ammessi all'esame.
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