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20/10/2025 - 11:41
Una su tre ha presentato irregolarità. Si concludono due raccolte stagionali significative nelle nostre zone: della frutta e della vendemmia e con esse si chiude anche la campagna di controlli svolta dall’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Cuneo nel settore agricolo. Il risultato? Il 69% delle aziende agricole che nel corso del 2025, nella “Granda”, sono state sottoposte a controlli ad opera dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Cuneo hanno presentato irregolarità in materia di salute e sicurezza. Nel 2025 sono state ispezionate in tutto 155 aziende agricole. Di che zone si parla? Sono 92 sul territorio di Langhe (compresa quella monregalese) e Roero e 63 nell’area saluzzese e cuneese. Le verifiche hanno evidenziato irregolarità in 108 aziende: 69 nell’area albese-braidese e 39 nel resto della provincia, con un tasso di irregolarità, appunto, pari al 69%.
TAGLIO EVENTUALE SE SI METTE IN PRIMA
Durante le verifiche sono stati individuati 68 lavoratori in nero, di cui 8 stranieri privi di permesso di soggiorno per motivi di lavoro. In 16 casi è stato adottato il provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale, motivato dalla presenza di lavoro nero o da gravi violazioni in materia di salute e sicurezza sul lavoro, come la mancata redazione del Documento di Valutazione dei Rischi. Di questi, 13 provvedimenti hanno riguardato aziende operanti nelle Langhe e nel Roero. Sono, inoltre, emerse situazioni di appalto illecito che hanno interessato 21 lavoratori alle dipendenze di imprese agricole contoterziste, con rilevanza penale anche per i committenti. L’attività ispettiva è stata svolta in collaborazione con i Carabinieri del NIL (Nucleo Ispettorato del Lavoro) e con il supporto dell’Arma Territoriale. In casi specifici, i controlli sono stati affiancati da mediatori culturali dell’Oim (Organizzazione Internazionale per le Migrazioni), nell’ambito di un progetto pluriennale coordinato dall’Ispettorato Nazionale del Lavoro.
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