24/10/2025 - 09:18
I consiglieri comunali di minoranza Cesare Morandini, Laura Gasco e Davide Oreglia hanno presentato un’interrogazione al Sindaco di Mondovì in merito ai lavori di messa in sicurezza del torrente Ellero, nel tratto a monte del ponte della Madonnina, chiedendo chiarimenti sulla variante di progetto recentemente predisposta dal Comune.
Nell’interrogazione i consiglieri ricostruiscono l’iter amministrativo dell’intervento, ricordando che già nel 2019 era stato approvato il progetto di fattibilità tecnica ed economica per gli interventi di salvaguardia delle infrastrutture idrauliche del torrente, per un importo complessivo di oltre 4 milioni di euro.

Successivamente, con una deliberazione del 2022, la Giunta aveva approvato il progetto definitivo della prima fase dei lavori, finanziato con fondi PNNR per 800 mila euro, comprendente opere di consolidamento delle sponde, abbassamento dell’alveo, riprofilo del letto del torrente e interventi di sicurezza nella zona retrostante la scuola Anna Frank.
"Dagli organi di stampa abbiamo appreso che la Giunta avrebbe ora disposto una variante progettuale che ridimensiona l’intervento originario. Il motivo – scrivono i consiglieri – sarebbe legato a un ricalcolo dei costi di smaltimento della terra presente dietro la scuola Anna Frank: analisi recenti avrebbero infatti rivelato che il terreno deriva da residui di natura industriale, in quanto l’area si trova sull’ex stabilimento della Ceramica Beltrandi. Questo avrebbe comportato costi di smaltimento molto più elevati rispetto a quanto previsto, rendendo necessario un ridisegno del progetto per rimanere entro il budget disponibile. La minoranza sottolinea che la nuova variante – pur essendo già stati appaltati i lavori all’impresa CSC, la stessa impegnata nella costruzione del nuovo “Baruffi” a Piazza – non risulta ancora formalmente presentata, e chiede quindi chiarimenti puntuali al Sindaco e alla Giunta".
In particolare, Morandini, Gasco e Oreglia domandano: se la relazione tecnica del 2022 già segnalasse la possibile natura industriale del terreno dietro la scuola Anna Frank; se la variante preveda un’analisi storica e nuovi sondaggi sui materiali di scavo; se il ridimensionamento riguardi solo l’area retrostante la scuola; se la nuova soluzione garantisca lo stesso livello di sicurezza del progetto originario; se saranno necessarie opere aggiuntive per raggiungere gli standard previsti inizialmente.
"La sicurezza dell’alveo del torrente Ellero – concludono – è una priorità assoluta, soprattutto in un’area densamente frequentata da scuole e abitazioni e in un contesto di cambiamento climatico che aumenta il rischio idrogeologico. La minoranza chiede dunque che il Comune garantisca la massima trasparenza sull’intervento e sulle modifiche introdotte".
L’interrogazione avrà una propria risposta nella prossima seduta del Consiglio comunale. La questione era già stata affrontata nel mese di settembre, quando l’Amministrazione comunale aveva chiarito che il terreno in questione non risultava contaminato sotto il profilo dell’inquinamento ambientale né presentava rischi per la salute pubblica. È emerso però che l’area conteneva materiali di risulta, circostanza che rende necessario un conferimento differenziato di tale tipologia di terreno, con conseguenti costi aggiuntivi significativi a carico del bilancio comunale. Per tale motivo, si è ritenuto opportuno procedere mediante una variante.
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