Tifosi granata in pensiero per don Robella, grave dopo un incidente al rientro da Mondovì

«Avevamo chiacchierato amabilmente di Calcio tutta la sera, prima di salutarci gli gli abbiamo regalato la nostra sciarpa...». Così il presidente del Torino Club Mondovì “Popolo Granata”, Luca Voarino, racconta la cena con don Riccardo Robella, il cappellano del Torino Calcio. Il sacerdote aveva raggiunto Mondovì per incontrare un gruppo di tifosi granata in un ristorante del centro, dove si era parlato di fede e pallone tra risate, aneddoti e pronostici sul derby di domani. Nessuno poteva immaginare che poche ore dopo quella serata spensierata sarebbe arrivata una notizia tanto preoccupante.

Poco dopo la cena, sulla via del ritorno, la sua Dacia Duster è stata travolta da un’Audi A8 lanciata ad alta velocità nei pressi del casello di Carmagnola. L’auto si è ribaltata più volte prima di schiantarsi contro il guard-rail. Don Robella, 53 anni, è stato elitrasportato al Cto di Torino con gravi traumi al cranio, al torace e alle vertebre. Illeso l’altro passeggero. «Avevamo trascorso - ricorda il titolare del locale, Franco Ferrero - una piacevole serata, ridendo, scherzando e parlando del derby in programma domani alle 18. Don Robella lo conoscevo già: una persona brillante, a modo, che conosce bene i giocatori, il presidente… prego, come del resto tutti i tifosi del Toro, per lui».

Originario di Nichelino, parroco a Mappano e Leini, don Robella è cappellano del Torino dal 2016, dopo la scomparsa di don Aldo Rabino. Conosciuto per le sue omelie a Superga e per la sua vicinanza ai tifosi, ora il popolo granata aspetta buone notizie.