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Deposito di rifiuti anche pericolosi a Clavesana, la terza Conferenza dei Servizi sospende il procedimento per altri 7 mesi

Si attenderà che il Comune accerti la compatibilità paesaggistica delle opere realizzate dalla Cement nell'area

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Deposito di rifiuti anche pericolosi a Clavesana, la terza Conferenza dei Servizi sospende il procedimento per altri 7 mesi

19/11/2025 - 13:01

La terza Conferenza dei Servizi sul progetto di recupero e deposito preliminare di rifiuti pericolosi e non pericolosi proposto dalla Cement di Villanova Mondovì si è chiusa con una nuova sospensione del procedimento, questa volta di 7 mesi. La Conferenza svoltasi stamattina in Provincia a Cuneo ha riconosciuto al Comune, sulla base delle osservazioni presentate da Regione e Soprintendenza, la possibilità di completare l'accertamento di compatibilità paesaggistica sulle opere realizzate dalla società nell'area. Il procedimento, già avviato dall’amministrazione, dovrà concludersi entro 180 giorni.

Sulla sospensione è intervenuta la consigliera regionale Giulia Marro: «Prendo atto con soddisfazione delle osservazioni della Regione Piemonte - settore Territorio, che ha espresso sul progetto del deposito di rifiuti a Clavesana forti criticità relativamente al dubbio rispetto del vincolo paesaggistico! Era ora! È dal mio insediamento che seguo questa vicenda, in supporto di cittadini, amministratori locali e comitati, perché quel progetto è sbagliato nel merito e nel metodo, e avrebbe un impatto pesante sul territorio, sull’ambiente e sulla qualità della vita del territorio in “porta di Langa”. Ottimo lavoro è stato fatto, con il supporto dei pareri regionale e della soprintendenza, dall’ufficio tecnico comunale, con una istruttoria lunga e approfondita. La sospensione ulteriore, che auspico si trasformi presto in diniego netto, è altresì una nuova piccola vittoria della comunità, che si è mobilitata e non ha mai abbassato la guardia. Ma non abbassiamola neanche ora: continuerò a vigilare passo passo, perché la tutela ambientale è un tema urgente e strutturale, non una battaglia spot. Reitero a Regione il suggerimento investire sulla prevenzione, sull’economia circolare e sulla riduzione dei conferimenti, non su scorciatoie che scaricano i problemi sui nostri territori. Da cittadina, oltre che da rappresentante istituzionale, non posso infine esimermi dall'effettuare una chiosa all'indirizzo della ditta Cement, che, per tramite del proprio legale, ha individuato in seduta come inopportuna - o addirittura illecita? - l'azione diretta del comitato popolare sul procedimento di eventuale autorizzazione. Credo che per contraddire tali affermazioni basti la Carta Costituzionale!»

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