28/11/2025 - 13:23
Il rinvio dell’entrata in vigore del Regolamento sulla Deforestazione votato dal Parlamento europeo risponde alle richieste di Coldiretti e Filiera Italia, che a più riprese hanno sottolineato i punti critici di una misura che rischiava di alimentare distorsioni sul mercato interno e negli scambi commerciali, penalizzando agricoltori, allevatori e silvicoltori europei senza raggiungere gli obiettivi ambientali.
“L’eccessivo carico burocratico per le imprese e le incertezze operative per gli operatori economici – sottolinea Enrico Nada, Presidente di Coldiretti Cuneo – impediscono di fatto che la norma sia concretamente applicabile e sostenibile per le imprese europee”.
Nella provincia di Cuneo i boschi si estendono per oltre 260.000 ettari, pari al 37,5% dell’intero territorio provinciale e al 27,47% della superficie forestale piemontese. A livello regionale, la Granda è la prima provincia per estensione boschiva. Nel territorio provinciale sono inoltre censiti 72 alberi monumentali, distribuiti in 41 Comuni.
“Da qui l’auspicio che il regolamento possa essere rivisto nella direzione di una vera semplificazione, con l’introduzione della categoria a ‘rischio zero’ per Paesi come l’Italia e una valutazione più rigorosa di realtà come il Brasile, la cui classificazione è a ‘rischio standard’. Così si indeboliscono gli obiettivi di sostenibilità e reciprocità dell’UE, già al centro di controversie ricorrenti come nel quadro dei negoziati sull’accordo con il Mercosur”, aggiunge Francesco Goffredo, Direttore di Coldiretti Cuneo.
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