04/12/2025 - 09:14
L’Autorità di regolazione dei trasporti (ART) ha approvato la delibera 211/2025, che introduce per la prima volta in Italia il diritto al rimborso del pedaggio autostradale in caso di disagi legati a cantieri, rallentamenti o blocchi del traffico.
Dal 1° giugno 2026 il sistema di compensazione sarà attivo per tratte interamente gestite da un unico concessionario. Sei mesi dopo, dal 1° dicembre 2026 i rimborsi si estenderanno anche ai percorsi che prevedono più gestori autostradali.
L’ART seguirà l’implementazione del meccanismo con un monitoraggio fino al 31 dicembre 2027, con una verifica e possibili aggiustamenti entro l’estate 2027.
Chi e come potrà ottenere il rimborso
Per percorso inferiore a 30 km, il rimborso scatta sempre in presenza di un cantiere o rallentamenti, indipendentemente dallo spostamento di tempo. Per percorsi tra 30 e 50 km, il rimborso sarà previsto se il rallentamento supera i 10 minuti; per oltre 50 km la soglia sale a 15 minuti. In caso di blocco totale della circolazione (non necessariamente per cantieri), il rimborso è proporzionale alla durata del fermo:
- da 60 a 119 minuti vale il 50% del pedaggio,
- da 120 a 179 minuti vale il 75%,
- oltre 180 minuti (tre ore) vale il rimborso completo.
Sono previste alcune esclusioni: non verranno rimborsati i disagi causati da cantieri emergenziali – per esempio a seguito di incidenti, eventi meteorologici o ripristini – né i cosiddetti “cantieri mobili” nella fase iniziale. I rimborsi sotto i 10 centesimi non sono dovuti; l’erogazione scatterà al raggiungimento di almeno 1 euro complessivo. Gli abbonati e pendolari avranno le medesime tutele degli utenti occasionali e potranno recedere dall’abbonamento se i lavori rendono impraticabile la tratta abituale.
È prevista la realizzazione di un’applicazione nazionale unica per tutti i concessionari: tramite l’app sarà possibile consultare aggiornamenti su traffico e cantieri e richiedere i rimborsi. In alternativa, rimarranno a disposizione numeri verdi e portali web per chi preferisce non usare strumenti digitali. Per le nuove concessioni autostradali, l’ART ha stabilito che i rimborsi non potranno essere recuperati tramite aumenti tariffari. Per le concessioni già in essere, invece, è previsto un meccanismo transitorio: nel 2026–2027 il recupero sarà totale, in seguito progressivamente decrescente fino al 2030.
Vale anche per le autostrade della nostra zona?
Al momento non vi è alcuna esclusione geografica indicata nella delibera: le nuove regole si applicano alla rete nazionale delle autostrade a pedaggio. La verifica della loro applicazione concreta su determinate tratte, come Autostrada A6 (Torino-Savona) e Autostrada A33 (Asti-Cuneo), richiederà però di monitorare che i rispettivi concessionari abbiano implementato il meccanismo di rimborso secondo le nuove regole. In particolare:
- L’A33, pur risultando “in costruzione” o parzialmente attiva nei vari lotti, rientra nel perimetro delle infrastrutture autostradali nazionali a pedaggio.
- L’A6 (Torino–Savona) è chiaramente una storica arteria a pedaggio che dovrebbe essere soggetta alle nuove disposizioni, salvo comunicazioni contrarie da parte del gestore.
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