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Furti tra Piemonte e Veneto: le indagini dei Carabinieri di Cuneo portano a sei misure cautelari

Il primo episodio ricostruito dagli investigatori risale a un furto avvenuto a Ceva

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Furti tra Piemonte e Veneto: le indagini dei Carabinieri di Cuneo portano a sei misure cautelari

30/12/2025 - 17:49

Un’articolata attività investigativa condotta dai Carabinieri del Comando provinciale di Cuneo ha portato all’esecuzione di sei misure cautelari nei confronti di una banda specializzata in furti in abitazione, ci messi tra Piemonte e Veneto. I provvedimenti sono stati emessi dal Gip del Tribunale di Vicenza, su richiesta della Procura vicentina, e riguardano sei persone residenti nell’Astigiano, di età compresa tra i 27 e i 41 anni. Le indagini, sviluppate dal Nucleo Investigativo di Cuneo, hanno permesso di ricostruire l’operatività del gruppo, ritenuto responsabile di 27 furti in abitazione commessi tra le festività natalizie del 2024 e l’inizio del 2025, in numerosi comuni del Vicentino e, in alcuni casi, del Veronese. I colpi erano preceduti da sopralluoghi mirati. In più occasioni i componenti della banda avrebbero suonato ai campanelli delle abitazioni per verificare l’assenza dei proprietari, fingendosi turisti in cerca di informazioni. Le azioni venivano poi portate a termine da più persone, con una precisa divisione dei ruoli e continui contatti tramite ricetrasmittenti. Gli indagati si spostavano dall’Astigiano verso il Veneto a bordo di autovetture spesso modificate e camuffate, soggiornando in strutture ricettive in prossimità delle zone prese di mira. Durante le trasferte, le loro attività sono state costantemente monitorate dai Carabinieri di Cuneo, anche fuori provincia. Un primo importante riscontro investigativo era già arrivato nel giugno 2025, quando gli stessi sei soggetti erano stati arrestati ad Asti, nell’ambito di una più ampia operazione coordinata dalla Procura di Asti, che aveva coinvolto complessivamente 13 persone. In quell’occasione furono sequestrati parte della refurtiva, armi, munizioni, apparati di comunicazione e i veicoli utilizzati per i furti. L’indagine aveva preso avvio da un primo episodio delittuoso avvenuto nel Cuneese, nel territorio di Ceva, per poi estendersi ai successivi colpi commessi tra Veneto e Piemonte.È previsto a gennaio, ad Asti, il processo a carico degli imputati, a seguito del decreto di giudizio immediato e della richiesta di rito abbreviato

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