27/07/2022 - 06:00
di g. sca.
Nello spazio di una settimana è accaduto: il crollo dell’esecutivo di “unità nazionale” che doveva far fronte all’emergenza ben riassunta dal Presidente Mattarella al momento dell’insediamento. Smarrimento, delusione, questi gli stati d’animo dei giorni scorsi. E con un po’ di nausea, guardiamo avanti e nelle pagine interne troverete le analisi sul futuro politico di questo spicchio del territorio italiano che si chiama “Granda”. Ora dovrà scaturire un governo di parte (di una maggioranza) e che duri un’intera legislatura, per il raggiungimento di scopi che saranno gli attori stessi a scegliere. L’insoddisfazione sociale per il carovita, i salari, l’endogena precarizzazione del lavoro, torna in auge il tema dell’immigrazione, il cuneo fiscale, il caro energia. Gli argomenti, per ora, sono sullo sfondo, in primo piano i cosiddetti “perimetri” di ogni partito, che si annusano, si confrontano, accrescendo la nausea. Scusate, cari futuri parlamentari. Il Pnrr subisce una forte battuta d'arresto, se non per le procedure già avviate. Le grandi riforme (appalti, concorrenza, fisco, giustizia) rimangono inattuate. Potreste concentrarvi su questi temi? Grazie.
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