15/06/2023 - 15:17
di g. sca.
Oggi, mercoledì, giorno di uscita del giornale, è lutto nazionale per la morte di Silvio Berlusconi, 86 anni, di cui almeno 30 trascorsi trasformando la vita degli italiani. Che sia piaciuto o meno la sua figura personale, istituzionale, privata, pubblica, politica o di imprenditore, “il Cavaliere” ha determinato un prima ed un dopo di lui. Oggi è un momento di passaggio. Uomo controverso, l’italiano più famoso nel mondo, la data del 12 giugno, giorno della sua morte, resterà uno spartiacque. Fiumi di inchiostro e giorni di tv per raccontare che cosa è stato. Provate a fare un gioco dell’assurdo. Domandatevi: “Se Berlusconi non fosse esistito, se non fosse salito sul predellino nel ’94 scendendo in campo, l’Italia come sarebbe stata?” L’alternativa “progressista” con alterni barlumi di unità dimostrati, come si sarebbe sviluppata? E la tv, il mondo commerciale, la cultura pop? Senza di essi saremmo stati migliori o peggiori? Siccome chi ne fa agiografia e chi denigra ci sarà sempre, per trovare equilibrio penso che ci si debba domandare soprattutto questo: “Come sarebbe stato il nostro Paese senza di lui?” Con una nota: molto spesso chi si è proclamato antiberlusconiano ne ha replicato metodi e sciocchezze.
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