28/09/2023 - 16:01
di g. sca.
Avrei voluto commentare, in questo spazio, la notizia della morte di Mattia Messina Denaro. Non avevo ancora deciso il tenore dell’intervento. Poi ho letto questo, nel giorno (lunedì) della certezza del trapasso del mafioso di Castelvetrano: “Oggi non commento i morti ma ricordo coloro che qualcuno pensava di aver ucciso e invece li ha trasformato in semi. Alcune morti lasciano solo macerie e non esercitano alcuna semina... semmai campi aridi e avvelenati. Io oggi non parlo e non cito chi, invece, è morto per sempre”. Il commento era su Instagram, accompagnato da una bella foto dei giudici Falcone e Borsellino (i semi citati). Il commento è di Giuseppe Antoci, l’ex presidente del Parco dei Nebrodi e numero uno della Fondazione Caponnetto che vive sotto scorta dal 2016, dopo l’attentato che ha cercato di farlo fuori perché con il suo Protocollo diventato legge ha interrotto il flusso di denaro che ha finanziato, per anni, la latitanza di Denaro. Ho pensato che non ci fosse granché altro da aggiungere.
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