11/10/2023 - 06:33
di g. sca.
La cifra dei nostri tempi è la paura. Lo sperimentiamo di nuovo in questi giorni. La concentrazione era sull’azione di Putin in Ucraina. Sapevamo che era necessario mantenere alta l’attenzione su altri punti caldi del mondo, ma la sorpresa per la capacità di agire sotto traccia per molti mesi nella striscia di Gaza ci lascia sgomenti, al netto delle immagini gravissime che arrivano da Israele. A chi ricorda che la ragione non sta mai da una parte sola, meglio ricordare che azioni di tale violenza sono inedite e la drammaticità si vive ancor di più nel diritto di Israele di essere uno stato libero e democratico (sebbene imperfetto, come tutti gli altri) attaccato da una banda terroristica che punta ad una teocrazia terribile. E fa il paio con ciò che sta accadendo in Iran (il primo a congratularsi per l’azione): la repressione di qualsiasi libertà. I valori fondativi dell’occidente sono sotto attacco se è vero che mai così tanti cittadini di origini ebraica sono stati uccisi dopo la Shoah. “L'uomo civile ha barattato una parte della sua possibilità di felicità per un po' di sicurezza” ha scritto Freud. La sfida ora è mantenere i nostri diritti costituzionali, anche a costo di essere meno felici.
Powered by Gmde srl