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Tristezza social

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Mondovì: mercoledì i funerali di “Beppe” Cappellino, morto dopo l’assalto del cinghiale

La vittima Giuseppe Cappellino

23/10/2024 - 05:54

di g. sca.

Fa soffrire l’impudenza, il non rispetto, la convinzione che si è liberi di scrivere qualunque cosaal riparo di una tastiera su una persona che non si conosce, ma che soprattutto, non c’è più. Ci siamo trovati in difficoltà, nella giornata di domenica e lunedì, quando sui nostri canali social, le notizie che raccontavano la tragica e triste morte di “Beppe” (quale non lo è?) sono state prese d’assalto da commenti vergognosi accanto a confortanti partecipazioni di comprensione ed affetto. È il cacciatore senza fucile aggredito ed ucciso dalla furia di un cinghiale ferito, quindi pericoloso. Il giornale racconta la cronaca di un fatto, senza permettersi commenti, se possibile. Si sono permesse, invece, decine di persone che hanno messo in dubbio, senza avere coscienza, hanno giudicato il 74enne mai visto in vita loro, hanno sentenziato in nome di una difesa degli animali fuori luogo, “sporcando la memoria di mio padre”, ha detto, in lacrime il figlio, in una telefonata strappacuore. È la tristezza il sentimento prevalente in questa storia che dobbiamo raccontare. Con un rammarico: dopo vani tentativi di moderazione, avremmo potuto bloccare i commenti ai post molto prima di quando, ormai profondamente delusi, lo abbiamo fatto.

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