08/01/2025 - 11:57
di g. sca.
E nel 2025 ci ritroviamo con le cose del 2024: il presidente americano Trump si accinge a tornare alla Casa Bianca negli stessi giorni di quattro anni fa, quando l’assalto al Congresso istigato dal Donald sembrava la pietra tombale sul percorso politico del magnate. Dei conflitti mondiali non si vede la fine, Cecilia Sala è ancora nella prigione iraniana con il silenzio stampa chiesto dai familiari. L’Inflazione è stabile, c’è incertezza sul mercato energetico, la disoccupazione nel paese è ai minimi storici (5,7%), ma diminuiscono occupati e disoccupati, con il tasso di inattività che cresce. E il paradosso: il “non lavoro” dei giovanissimi sale perché c’è poca mobilità sociale. Numeri buoni, ma c’è molto su cui lavorare, soprattutto sulle troppe persone inattive: 33,7% che non lavora e non lo cerca. Che pensavamo di trovare nel 2025? Il Klondike di zio Paperone con le pepite d’oro? No, ma come accade ogni fine anno, la speranza che dal 1° gennaio qualcosa cambi (in meglio) è automatico, chissà perchè. E allora? Regaliamoci leggerezza: i Golden Globes del cinema sono stai deludenti per l’Italia, ma 'C'è ancora domani' della Cortellesi è tra i film ammessi agli Oscar. Con un titolo così torniamo a sperare, poi ci tufferemo di nuovo nella serietà dei nostri giorni.
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