02/04/2025 - 12:50
Oggi (mercoledì) scopriremo i dazi degli Usa di Trump per quella “sporca quindicina” di paesi colpiti: per il presidente il 2 aprile è il Liberation Day. Si tratta di misure ampiamente annunciate, e in parte già scattate nei mesi scorsi. Tuttavia i dettagli delle nuove tariffe saranno chiari solo dopo l’entrata in vigore. Oltre a incassare denaro con le tariffe (si stimano fino a mille miliardi di dollari) Washington vuole indurre le aziende a ricollocare la produzione negli Usa. Il timore che regna sui mercati è che, come già accaduto, i Paesi colpiti dai dazi possano rispondere con altre tariffe, dando così il via a una guerra commerciale. Quanto impatteranno sulle merci del resto del mondo? L’ipotesi massima è storica: Goldman Sachs alza la probabilità di recessione al 35% per il Pil dell’eurozona. L’Ue dipende dall’export per il 52%, ma siamo avvantaggiati sui servizi e le ritorsioni potrebbero avvalersi di questo aspetto. Con dazi così elevati neanche gli Usa se la passerebbero così bene: a rischio 5 milioni di posti di lavoro negli Usa. Magari già oggi sapremo anche che cosa vuol fare l’Europa. Ma soprattutto: Liberation day? Da che cosa pensa di liberarsi Donald Trump? Non l’abbiamo capito.
g.sca.
Powered by Gmde srl