20/05/2025 - 20:12
La notizia è passata un po’ sottotono sebbene sia stata battuta da agenzie internazionali ed è di portata mondiale. Tra guerre, nuovo Pontefice, tentativi di pace e la cronaca giudiziaria su “casi vecchi” con rivelazioni nuove, potrebbe esser sfuggito che lunedì c’è stata la storica decisione dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms): a Ginevra ha adottato il primo accordo pandemico al mondo. Una volta ratificato da almeno 60 Paesi, entrerà ufficialmente in vigore. L’obiettivo: “rendere il mondo più sicuro e più equo nella risposta a future pandemie". In pratica i Paesi lavoreranno insieme per prevenire e gestire possibili contagi di massa, condividere informazioni tempestive su nuovi agenti patogeni e collaborare su nuovi farmaci, senza alcuna imposizione di vaccinazioni obbligatorie. Tutto bene? No: 124 Paesi hanno votato a favore, nessuno contro e 11 si sono astenuti, tra cui Italia, Russia, Iran, Israele, Slovacchia e Polonia (Usa è fuori da Oms per decisione di Trump). Non abbiamo capito perché, di sicuro per nostra limitatezza. La spiegazione ufficiale italiana: “rischio di esternalizzare la gestione di una possibile prossima pandemia”. Continuiamo a non capire.
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