Le piazze sono dei giovanissimi

Mercoledì scorso l’occasione della festa per le 30 edizioni dei “Doi pass per Mondovì” è stata l’opportunità per guardare con occhio contemporaneo che cosa è diventata la kermesse con lo slogan “le piazze sono di tutti, gli spettacoli sono gratuiti”. Se i “Doi pass” non sono cambiati nella formula, ho notato un aspetto che ritengo molto importante. La manifestazione è popolata da giovanissimi, cosa che, nei primi 15, 20 anni di vita della kermesse non avveniva. Ragazzi dai 13, 14 anni ai 18 hanno il piacere di ritrovarsi nelle vie del centro storico: un nugolo di giovanissimi. Se un merito ha avuto ed ha oggi questa manifestazione, è certo questo. I veri spazi di socialità sono molto rari nei grandi centri, dove il “ritrovarsi” è legato soprattutto al consumo che, però, fa perdere la dimensione umana del convivere con la città. I luoghi della vita cittadina, in quel caso, diventano sempre più privati, così come i tempi da essi imposti. Emerge l’esigenza di costruire nella città una mappa di luoghi in cui sentirsi bene anche al di fuori delle mura domestiche. A Mondovì accade ogni mercoledì sera, al di là di ciò che le vie e le piazze offrono. È consuetudine, ormai, trovarsi ai “Doi pass” per stare insieme.

g.sca.