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Yo yo emozionale

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Yo yo emozionale

Foto di Frederick Shaw su Unsplash

19/10/2025 - 12:32

Il vero “yo yo emozionale” si prova accendendo la tv o la radio, ascoltando le notizie che rimbalzano più veloci che mai nelle ultime ore. Gli ostaggi liberati in Israele e a Gaza, le celebrazioni a Tel Aviv di una situazione che si chiama pace e si spera sia qualcosa di molto più che una tregua. A Sharm El Sheik le firme al tavolo della Pace 2025 si sperano durature. Ci si sveglia il mattino dopo e il rogo in provincia di Verona racconta la morte di tre carabinieri, quindici feriti e un fatto di cronaca che fa rabbrividire per dinamica e tragicità. La nostra mente passa veloce dalla considerazione intrisa di realpolitik esasperata al pensiero di famiglie distrutte e figli senza padri nel giro di poche ore. Gente in divisa, nel pieno del loro dovere istituzionale, vittima di una follia annunciata di tre fratelli, di certo tragica per una perdita che l’Arma non registrava dai fatti di Nassirya (2003, in Iraq: 12 militari morti tra le 28 vittime di un attentato). Pensiamo di essere pronti a tutto, preparati alle svolte repentine della cronaca e della storia. E invece ci ritroviamo imbambolati e scossi dal turbinio di notizie che spesso superano la fantasia. L’unico antidoto resta la riflessione su dove stiamo andando prima che il filo di quello yo yo si spezzi, perdendo il controllo delle cose più piccole o più grandi di noi.

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