Carrù: Luca Vargiu invita gli amanti del noir a Roccabuia

“A Roccabuia fa freddo”. Qui “il sole scompare da novembre a febbraio” e “c’è un santuario che attira i pellegrini e la Gambler House che fa la stessa cosa con i peccatori”. Nei giorni scorsi Luca Vargiu, genovese trapiantato prima a Carrù e poi a Magliano Alpi con la passione per la scrittura, ha cercato di stuzzicare la curiosità di chi lo segue su Instagram e Facebook pubblicando una serie di indizi “social”. Alla fine l’arcano è stato svelato: tutti i riferimenti rimandavano al suo ultimo romanzo intitolato “Dio ha paura del buio” (ME Publisher) che uscirà nelle librerie, sul sito della casa editrice e su tutte le piattaforme on-line lunedì 10 aprile. L’abbiamo intervistato alla vigilia della presentazione in programma giovedì 6 alle 21 alla Biblioteca Civica “Mario Dadone” di Carrù.

Luca Vargiu, ci parli del suo ultimo romanzo: di cosa tratta?

«“Dio ha paura del buio” è un noir a cui ho lavorato negli ultimi tre anni e che ho riscritto 6-7 volte. Purtroppo, come mi hanno detto quelle 5-6 persone di cui mi fido a cui l’ho fatto leggere, è difficile parlarne senza svelare qualcuno dei tanti colpi di scena presenti al suo interno. Posso anticipare solo che in un luogo cupo e freddo dove coesistono il sacro (un santuario) e il profano (una sala giochi) accadrà qualcosa...».