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Remo Schellino: «Nel mio ultimo documentario affronto il più grande dei misteri: la morte»

Intervista al regista di Farigliano alla vigilia della “prima”, il 4 luglio, di “Andare all’altro mondo”

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Remo Schellino: «Nel mio ultimo documentario affronto il più grande dei misteri: la morte»

23/06/2023 - 17:08

di f.trax

Arriviamo a Naviante a due giorni dai funerali di colui che ha segnato la storia recente del nostro Paese: Silvio Berlusconi. Per uno strano scherzo del destino proprio al più grande dei misteri, la morte, è dedicato “Andare all’altro mondo”, il terzo e ultimo capitolo della trilogia del nascere, vivere e morire realizzata da Remo Schellino. Il sottotitolo del docu-film, “Riti, credenze, pensieri e conversazioni”, dice già molto su questo ambizioso lavoro che, nell’ambito della rassegna itinerante “Terra, cielo e altre storie”, sarà presentato in anteprima martedì 4 luglio alle 21 al Castello di Rocca de’ Baldi. A pochi giorni dalla “prima” il regista ci accoglie nella sua abitazione-studio di Farigliano per parlarcene. 

Remo Schellino, partiamo dalla locandina: perché ha scelto un’immagine astratta?

«La locandina è frutto della creatività di un ragazzo portatore di handicap. Lo intervistai alcuni anni fa a Bra. Lo vidi mentre, seduto per terra, stava realizzando disegni un po’ astratti su un cartoncino. La cosa mi commosse... ». 

 

 

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