Da sinistra: Paparelli, Martino e Gerbaudo
07/09/2023 - 17:38
Cambio di direttore per il giornale "Dogliani e la sua langa" in seguito alla scomparsa di Pier Luigi Olocco a lungo guida prestigiosa di questa testata. Giuseppe Martino, anima infaticabile del periodico, e l'editore Mario Gerbaldo hanno nominato
alla guida del periodico il giornalista Danilo Paparelli, collaboratore del mensile attraverso le sue innumerevoli vignette, con le quali si sono realizzate nel tempo mostre, pubblicazioni e libri sui personaggi della città e non solo. Paparelli è collaboratore anche del nostro giornale e ogni settimana ci delizia con il suo humor che trae ispirazione dalla cronaca e dai fatti che accadono intorno a noi.
"Ho accettato senza pensarci un solo attimo e con grande entusiasmo questa nuova avventura che gli amici doglianesi mi hanno proposto - dice Paparelli -. C'è anche un forte legame che s'è instaurato con gli abitanti del territorio in tanti anni di frequentazione oltre a quelli che gravitano intorno al giornale stesso, uno per tutti l'Ambasciatore Luigi Einaudi (nipote del Presidente della Repubblica) che, insieme a Giuseppe Martino, hanno un affetto straordinario per il luogo natio e di residenza che diventa coinvolgente quando viene esternato alle loro conoscenze e amicizie. Purtroppo il periodo in cui stiamo vivendo è particolarmente difficile e complicato per la carta stampata e solo grazie alla passione di chi confeziona il periodico, lo edita e diffonde, rimane la testimonianza di una comunità vivace e molto attiva sul territorio, Sarà mio impegno" conclude Paparelli "dare un contributo attivo affinché gli entusiasmi non vengano meno e, se possibile, allargare l'interesse verso questi luoghi di Langa tanto conosciuti anche oltre i confini. C'è una curiosità che s'è affacciata nella mente al momento della firma in Tribunale di Cuneo per il cambio di direzione e che non ricordavo da tanto tempo. Quando ero bambino, appena in grado di leggere e scrivere, realizzavo da solo un giornalino dove componevo articoli, disegnavo, inventavo pubblicità e che terminata la composizione di questi numeri unici, trasformandomi in giornalaio, vendevo a mio papà quando tornava dall'ufficio per arrotondare la paghetta. Il destino (che a volte arriva mirato al punto anche dopo molto tempo) ha voluto che a distanza di tanti anni questo sogno di gioventù si realizzasse. E allora dedico al mio unico e affezionato lettore di allora questo momento di felicità" .
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