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Dogliani, Presepe Vivente: Lorenza, Matteo e Ginevra saranno Maria, Giuseppe e Gesù Bambino

La Sacra Rappresentazione è in programma il 23 e 24 dicembre a Castello

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Dogliani, Presepe Vivente: Lorenza, Matteo e Ginevra saranno Maria, Giuseppe e Gesù Bambino

16/12/2023 - 11:51

di f.trax

Nel 2024 il Presepe vivente di Dogliani Castello compirà mezzo secolo. Stiamo parlando di un traguardo importantissimo che di sicuro sarà celebrato nel migliore dei modi. Quest’anno, intanto, c’è da allestire la 49ª edizione del Presepe vivente “più grande del Piemonte e del Nord Italia”: se ne occuperà la Pro Loco Castello che è già al lavoro in vista delle rappresentazioni in programma il 23 e 24 dicembre (dalle 20,30). L’associazione ha anche trovato chi vestirà i panni di Maria, Giuseppe e Gesù Bambino: Lorenza Matta (33 anni, impiegata), Matteo Sandrone (32 anni, agricoltore) e la loro piccola Ginevra di 7 mesi. «Stiamo già pensando - ammette il presidente Andrea Garelli - al prossimo anno. Cinquant’anni continuativi non c’è nessun Presepe vivente in zona che può vantarli. Il nostro è stato il primo, poi sono arrivati gli altri: normale che quando fai una cosa che piace poi tutti te la copiano. Dai noi, comunque, trovi qualcosa che da altre parti onestamente non c’è. Poi, col tempo, siamo anche migliorati: le novità che abbiamo introdotto a causa del Covid (il percorso obbligato), per esempio, sono piaciute e le abbiamo conservate. Come ogni anno sarà presente il servizio navetta gratuito da Dogliani Borgo e ampi parcheggi illuminati (piazza Solferino, piazzale del cimitero in Dogliani Castello e piazza D’Armi in Dogliani Borgo - retro Ospedale Civico -)».

I preparativi sono già partiti a inizio novembre. Ora si stanno intensificando anche perché il 23 dicembre si sta avvicinando “ad ampie falcate”. «Abbiamo già allestito - aggiunge Garelli - le capanne e, dove potevamo farlo, le botteghe. Poi c’è sempre qualcosa da fare all’ultimo momento in quanto diversi garage sono tutt’ora utilizzati. La cosa che fa piacere è la partecipazione di tanti giovani: sembra che si stia un po’ invertendo la tendenza». Anche quest’anno, quindi, Dogliani è pronta a trasformarsi nella Betlemme di 2.000 anni fa.

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