Primo cittadino di Bastia nel ’94 e oggi, Francesco Rocca: «Così è nata la storia del sindaco alpino»

C’è chi era sindaco durante l’alluvione del ’94 ed è sindaco oggi. Francesco Rocca (70 anni), già primo cittadino di Bastia Mondovì dal ‘90 al ’99, il 13 giugno 2022 è tornato a guidare il paese dopo ben 23 anni. Impossibile, ricordando quanto accaduto trent’anni fa in seguito all’esondazione del Tanaro, non interpellare il “sindaco alpino”, l’uomo diventato simbolo della protesta contro la burocrazia. Un amministratore capace di azioni clamorose come quella di piantare una tenda sui resti di un ponte o di impegnare la sua abitazione per ottenere in prestito le risorse necessarie a costruire un guado. Non per niente è stato nominato Pontefice massimo ad honorem dall’Ance e Alpino dell’anno 1999 dalla sezione Ana di Savona.

Francesco Rocca, ci racconta di quando, nel dicembre del ’94, dormì in una piccola tenda sui resti del ponte.

«Prima di Natale avevamo ancora le frazioni Isola Soprana, Isola Sottana e Carpenea isolate perché sia il ponte verso Carrù e sia quello verso Bastia erano crollati. Quando una sera in fabbrica ho visto che stava iniziando a nevicare ho pensato che era arrivato il  momento di fare qualcosa per velocizzare l’inizio dei lavori di un passaggio provvisorio. Così ho piazzato sul ponte una tenda prestatami da un amico e ci ho dormito tre notti: la prima ho avuto abbastanza freddo perché non ero ancora così attrezzato, la seconda e la terza è andata meglio. La cosa ha suscitato scalpore a livello mediatico: il 22 dicembre sono iniziati i lavori per costruire al posto del ponte per Carrù un “Bailey”, cioè un ponte di legno di 45 metri che poi è crollato a causa del passaggio di un Tir ed è stato ricostruito».