08/11/2024 - 10:24
Oltre mille frane, 68 vittime, 5.500 evacuati. Sono i numeri che Nicola Schellino, sindaco di Carrù, ha voluto ricordare in apertura della cerimonia per i 30 anni dalla grande alluvione. “Un anniversario importante, prima di tutto per ricordare le vittime, ma anche un occasione per riconoscere la grande solidarietà dimostrata da tutti e il profondo punto di svolta nel sistema preventivo. La protezione civile piemontese è la migliore d’Italia, quella di Cuneo la migliore del Piemonte, perchè fu allora che prendemmo coscienza di non essere preparati. Nel 2020 il Tanaro ha di nuovo devastato queste terre, i livelli raggiunti dal fiume erano superiori a quelli di trenta anni fa. Ci sono stati danni, ma non ci sono stati morti, è un fatto importantissimo. Ora dobbiamo lavorare sulla difesa del territorio". Poi ul ricordo: "Carrù fu colpita in parte, ma perdemmo Gianstefano Garelli, ed è giusto non dimenticarlo mai". La cerimonia è stata ospitata in sala consiliare alla presenza degli alpini del paese e rappresentanti della protezione civile. Ma soprattutto i familiari di Garelli, che morì a causa del crollo ponte Maccagno sulla Fondovalle. Garelli stava tornando a Carrù dopo aver fatto vista alla sorella a Farigliano. Fu una delle sette vittime del crollo del ponte. La cerimonia si è conclusa con il dono di un mazzo di fiori alla sorella Maria Teresa accompagnata dalla nipote Lusia.
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